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Arezzo, i saldi invernali non decollano

L’indagine della Confcommercio tra gli esercenti


Il 5 marzo, data di chiusura dei saldi invernali 2023, è alle porte. Per questo Confcommercio ha provato a stilare un primo bilancio sulle vendite ascoltando i commercianti del centro storico di Arezzo.

“In generale, i risultati sono abbastanza positivi, più che altro perché quando è arrivato il grande freddo si sono mosse le vendite dei capi più pesanti come capispalla, giubbotti, maglioni, che durante la stagione invece faticavano a decollare – cerca di fare sintesi il direttore aggiunto della Confcommercio di Firenze e Arezzo Catiuscia Fei – ma nel confronto tra gennaio 2022 e gennaio 2023 Federmoda nazionale parla solo di un +8,9% per 8 negozianti su dieci, che non è moltissimo visto che il 2022 era ancora un anno di grande crisi, tra pandemia e scoppio del conflitto in Ucraina con tutte le conseguenze che ha portato. Insomma – prosegue Fei - molti imprenditori si sarebbero aspettati un andamento più brillante dei saldi, che per i consumatori restano comunque un momento molto atteso. Si vede che le famiglie aretine hanno ancora il freno a mano tirato per la paura del futuro. Poi c’è la mancanza di turisti dopo le feste natalizie a rendere il quadro un po’ più triste. Non dimentichiamo che in centro storico proprio la presenza dei turisti a novembre e dicembre, per gli eventi della Città del Natale, ha salvato le vendite di una stagione che il clima mite e le preoccupazioni per il caro bollette rischiavano di compromettere”.

Lo confermano i commercianti: “la stagione invernale appena trascorsa è stata a dir poco meravigliosa – sottolinea Leonardo Peloni, titolare del negozio di calzature L’Albero in Corso Italia ad Arezzo – ad essere sinceri il grosso delle vendite quest’anno è arrivato grazie ai Mercatini di Natale piuttosto che grazie ai saldi: abbiamo riscontrato infatti una leggera flessione rispetto al 2022 sul capo a sconto. La nostra forza rimane la qualità del prodotto, rigorosamente made in Italy”.

“Non posso dire che il grosso delle vendite invernali sia arrivato grazie ai saldi – ha detto Luciano Imbriani dell’omonimo negozio di abbigliamento in via San Giovanni Decollato ad Arezzo – quello degli sconti ormai è diventato un business con promozioni tutto l’anno. Anche per questo posticiperei i saldi, perché è difficile vendere a prezzo pieno ai propri clienti a dicembre sapendo che di lì a poco inizieranno gli sconti. Personalmente posso dire che l’inverno è andato benino per il mio negozio, con una forte richiesta di capispalla e capi di lana, cachemire e viscosa”.

“Purtroppo, i saldi invernali, quest’anno, non sono andati bene per il mio negozio – spiega Silvia Malatesti del negozio di abbigliamento La Primula in Corso Italia ad Arezzo – Credo che questo sia dovuto a più fattori, come l’inflazione, la guerra alle porte, il potere di acquisto ridotto che spinge tante persone a rimanere a casa. Tra i capi che ho venduto, la maglieria calda è stata la più gettonata anche grazie al meteo delle ultime settimane”.

“Rispetto all’inverno 2022 le vendite per i saldi sono totalmente allineate – sottolinea Roberto Manni del negozio di abbigliamento Imperial in Corso Italia ad Arezzo – non ho avuto né una flessione negativa né positiva. Non so dire il perché, ci sono troppe variabili per fare una lettura dettagliata della situazione. Il freddo delle ultime settimane sicuramente ha aiutato a prolungare le vendite”.

 
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