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Camucia, Confcommercio sul piano di rilancio urbanistico

L’associazione di categoria chiede tempo per valutare ogni dettaglio degli investimenti ipotizzati dal Comune. Carlo Umberto Salvicchi, responsabile delegazione di Confcommercio Valdichiana: “non ci si può limitare alla viabilità, il piano ha bisogno di fare i conti con la crisi economica, evidente nei settantotto fondi commerciali e artigianali chiusi in città. Su piazza Sergardi chiediamo la tutela degli operatori del mercato settimanale”.


Finalmente una proposta di rilancio, ma prendiamoci il giusto tempo per valutare ogni dettaglio”. La Confcommercio Valdichiana accoglie favorevolmente il progetto per la riqualificazione urbana di Camucia presentato dal sindaco Luciano Meoni, ma invita alla prudenza.

Sul piatto, ci sono tre milioni di euro di investimenti destinati ai lavori pubblici che, nelle intenzioni dell’Amministrazione, daranno un nuovo slancio alla città e saranno determinanti per le tante attività commerciali della zona: “Abbiamo manifestato prudenza, perché vogliamo capire meglio il progetto del Comune e confrontarci con i nostri associati – spiega il delegato di Confcommercio Valdichiana Carlo Umberto Salvicchi di un intervento massiccio Camucia ha bisogno e lo diciamo da tempo. Lo dimostrano i 78 fondi commerciali e artigianali chiusi in centro negli ultimi dieci anni, 21 solo lungo via Matteotti, che sulla carta è l’arteria principale dello shopping. Segno di una crisi che affonda le radici ben prima del Covid”.

“Era quindi l’ora che l’Amministrazione pensasse al futuro di Camucia, anche grazie alle risorse del PNRR. Ma il piano di rilancio non può limitarsi a viabilità e urbanistica, deve saper incidere sul tessuto economico e sociale. Con i suoi circa ottomila abitanti è il centro più popoloso della Valdichiana aretina e delle aree limitrofe senesi e perugine, eppure è cresciuta in maniera disordinata e manca di una identità. C’è bisogno di renderla più vivibile, per far sì che prima di tutto i residenti tornino a frequentarne le strade, gli uffici ed i negozi. Deve tornare ad essere il mercatale di Cortona e della Valdichiana”, prosegue Salvicchi, “mentre ora la rete distributiva tradizionale vive una enorme crisi, assediata come è dalla media e grande distribuzione”.

Rispetto alle proposte del sindaco Meoni, Salvicchi non ha dubbi: “chiediamo un intervento anche per via Matteotti, che invece non è neppure menzionata nel progetto. Auspicabili, ad esempio, incentivi e agevolazioni per chi vuole riaprirvi delle attività.  A fronte della pedonalizzazione di piazza Sergardi, poi, chiediamo che vengano tutelati gli operatori del mercato settimanale e i commercianti presenti, soprattutto quelli del settore alimentare, che si troveranno penalizzati nel cambio di abitudini dei residenti. Chiediamo infine di prevedere una tutela anche per tutte le attività ubicate nelle aree dei cantieri, che non si preannunciano brevi, e che porteranno quindi una flessione negli affari. Insomma, nessuno deve restare indietro”.
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