Bandi e finanza agevolata
Corsi di Formazione
Lavoro e selezione
Accademia del gusto
Cerca in archivio...
Vai al sito di Firenze Via XXV Aprile, 6/12, 52100 Arezzo AR 0575 350755

IL PRESIDENTE FNAARC ALBERTO PETRANZAN: PER NOI LA RIPRESA? SÌ, MA DEI COSTI

Va ridotto il costo del carburante anche agendo sulle accise ed occorre attualizzare i parametri fiscali di deducibilità dell’acquisto dell’auto


La “tempesta perfetta” colpisce gli agenti e rappresentanti di commercio: “Siamo ancora molto distanti dai livelli pre-pandemia del 2019 e l’unica ripresa vera che stiamo registrando, purtroppo, è quella dei costi” dichiara Alberto Petranzan, presidente di Fnaarc, la Federazione di categoria aderente a Confcommercio.

Pesa sugli agenti e rappresentanti di commercio – che hanno nell’auto il loro “ufficio” con una media annua di oltre 60mila chilometri percorsi - il rincaro del carburante che si unisce al vertiginoso aumento generale dei costi. “L’incremento dei costi per gli agenti è di almeno il 30%. Salgono nominalmente anche i ricavi, ma è una crescita fittizia derivata dall’inflazione. In realtà – spiega Petranzan - i nostri margini si assottigliano per la diminuzione delle vendite, la concorrenza dell’online ed anche la carenza di prodotti da vendere con i ritardi nelle forniture”.

Il presidente di Fnaarc sollecita subito interventi concreti per gli agenti e rappresentanti di commercio: “225.000 professionisti in Italia che, intermediando oltre il 70% del Pil nazionale, costituiscono il motore delle pmi”. “Ed è bene ricordare – aggiunge Petranzan – che siamo stati fra le categorie più colpite dalle conseguenze economiche della pandemia”.

Va ridotto il costo del carburante anche agendo sulle accise. I costi di trasporto – rileva Petranzan stanno subendo violenti rialzi e sono la voce di spesa più importante nel bilancio degli agenti e rappresentanti di commercio. E’ perciò indispensabile calmierare i costi legati alla mobilità. Inoltre, vanno attualizzati i parametri fiscali di deducibilità dell’acquisto dell’auto perché il tetto attuale non ci consente di poter investire adeguatamente per rispondere a pieno alle nostre esigenze: dalla maggior sicurezza dell’autovettura, alle nuove tecnologie green”.

“Più in generale - conclude il presidente Fnaarc – va compiuto ogni sforzo per ridurre le aliquote e la pressione fiscale”.
Seguici su Instagram
Sito Web e Marketing
Logo PlayPixel Agenzia Marketing e Sviluppo Software