Turismo e Covid, arriva la proposta per una accoglienza più sicura in Toscana





















Nell’era “post Covid”, vince chi offre più garanzia di sicurezza e salute. Un orientamento che il mercato turistico internazionale sta già mettendo in luce con chiarezza: le destinazioni più gettonate dai vacanzieri sono infatti quelle che si promuovono come “Covid free”. O, comunque, quelle dove vengono applicate le massime misure anticontagio.


Da questa premessa nasce la nuova proposta che Confcommercio Toscana e Confesercenti Toscana, di concerto con le proprie organizzazioni di settore Confturismo e Assoturismo, hanno presentato alla Regione Toscana: un “manifesto per la sicurezza” al quale le imprese turistiche, possono aderire impegnandosi a rispettare, oltre ai protocolli di sicurezza definiti a livello nazionale e approvati dalla Conferenza Stato-Regioni e dalla Regione Toscana, alcune regole o buone pratiche in più per offrire ai propri ospiti la massima tranquillità. Una su tutte: la comunicazione corretta ed esaustiva su tutte le misure messe in atto per proteggerli dal pericolo dei contagi, affinché si godano il loro soggiorno con maggiore tranquillità, certi di trascorrere il proprio tempo in luoghi più monitorati e più sicuri.


Il manifesto è aperto all’adesione volontaria delle strutture ricettive, alberghi in primis, ma anche di quanti – imprese e professionisti – offrono altri servizi che arricchiscono il soggiorno: dalle guide turistiche ai ristoranti, dai bar ai tassisti e noleggi con conducente.


“Il nostro auspicio è che, qui in Italia come altrove, la campagna vaccinale proceda il più spedita possibile per mettere in sicurezza la popolazione e raggiungere almeno la cosiddetta “immunità di gregge”. Perché sarà questo a decretare la vera fine dell’incubo pandemia”, dicono da Confcommercio Toscana e Confesercenti Toscana. “Nel frattempo, però, le imprese del comparto turistico, stravolte e fiaccate da oltre un anno di inattività, hanno bisogno di rimettersi subito in gioco”.


“In questo momento – sottolineano le due associazioni di categoria - un manifesto per la ricettività più sicura può funzionare da traino efficace per l’intero comparto turistico toscano, che si trova a competere con destinazioni che, come la Grecia, le Maldive o le Canarie, già da tempo si stanno proponendo sotto l’insegna del Covid-free. Se non ci muoviamo anche noi in questa direzione – avvertono Confesercenti e Confcommercio – il rischio è di perdere competitività e non possiamo permettercelo, dopo oltre un anno vissuto praticamente senza arrivi stranieri e con presenze limitate anche da parte dei nostri connazionali”.


L’importante è non perdere altro tempo prezioso, visto che ormai l’estate è alle porte. “Per questo – proseguono le due associazioni di categoria - abbiamo deciso di sottoporre la nostra idea alla Regione Toscana, che dopo averla vagliata e perfezionata, può metterla a disposizione di tutte le imprese turistiche della nostra regione. È una sfida che si può vincere solo insieme”.


L’idea cardine del “Manifesto” è quella di far conoscere ai clienti, nei dettagli, tutte le misure adottate dall’impresa o dal professionista dell’accoglienza per rendere la loro vacanza sicura. Tutto andrà comunicato in maniera semplice ed efficace, attraverso cartelli informativi all’interno della struttura, eventuali depliant, siti internet e social media. Dall’attuazione dei protocolli sanitari a quella di ulteriori procedure virtuose che si vogliono mettere in pratica.


C’è poi la volontà di abbinare al manifesto un sistema di raccolta dei feedback dei clienti, per monitorare la loro percezione di sicurezza, e poi un’attività formativa specifica in materia di prevenzione e sicurezza antiCovid, destinata agli operatori turistici per aiutarli non solo a gestire l’attività ordinaria in azienda, ma anche la gestione di eventi problematici come, ad esempio, casi sospetti di positività di un cliente. “Così, possiamo portare efficacemente a sintesi l’enorme mole di procedure prodotta in questi mesi a livello nazionale e locale, che può essere disorientante per gli imprenditori. Ogni cosa, insomma, affinché la salute di lavoratori e clienti sia garantita ai massimi livelli”, concludono Confcommercio Toscana e Confesercenti Toscana.


Su tutto, una certezza: “in Toscana ci muoviamo con un sistema ricettivo, imprese e professionisti del turismo abituati ad operare già con grande attenzione al cliente e grande qualità nei servizi. La proposta di adesione, assolutamente volontaria, a questo manifesto non fa dunque che inserirsi in un contesto che, per fortuna, è già di eccellenza”.













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