I macellai aretini donano la carne alle mense della Caritas diocesana





















Si rinnova anche quest’anno l’alleanza stretta nel 2014 fra la Caritas diocesana di Arezzo e i macellai di Confcommercio: ogni settimana, l’associazione di categoria guidata da Alberto Rossi si impegna a fornire trenta chili di carne alle tre mense cittadine gestite dall’ente ecclesiastico, dove ogni giorno vengono serviti oltre settanta pasti per un totale di circa 30mila pasti l’anno.


La fornitura sarà ogni volta diversa nella composizione, ma sempre freschissima e garantita dal punto di vista qualitativo e igienico-sanitario, e servirà ad integrare con carni rosse, bianche e uova la dieta alimentare dei tanti ospiti che frequentano le mense di piazza Giotto, Saione e San Domenico. Persone bisognose, di varia estrazione sociale e provenienza, tra le quali figurano anche molti aretini.


“Oggi festeggiamo un gesto di solidarietà molto bello ed importante”, ha ricordato il direttore della Caritas diocesana di Arezzo monsignor Giuliano Francioli durante la conferenza stampa che si è tenuta martedì 8 marzo nella sede della Confcommercio, “da aretino dico con orgoglio che la città non si tira mai indietro quando c’è bisogno di dare una mano e, infatti, la collaborazione sviluppata con i macellai di Confcommercio rientra in una rete di rapporti solidali che nel tempo abbiamo costruito con tanti enti ed associazioni locali. È una rete che si sta allargando per fare fronte alle necessità di un numero crescente di persone e famiglie povere. È il segno concreto ed evidente di cosa significhi partecipazione”


“Questo impegno merita quindi ogni sacrificio che facciamo per onorarlo”, ha sottolineato il presidente dei macellai Alberto Rossi, “siamo una categoria unita e motivata, con tanta voglia di crescere insieme alla città. La solidarietà è il nostro modo di restituire quanto abbiamo ricevuto in questi anni di lavoro. Ecco perché siamo sempre presenti là dove c’è una buona causa da perseguire, che sia la raccolta fondi per il Calcit, il sostegno alla Caritas o le tante manifestazioni che promuovono il territorio. Un’occasione come questa è utile poi per accendere nuovamente i riflettori non tanto sulla nostra categoria quanto piuttosto su una realtà così importante e meritevole come quella delle mense gestite dalla Caritas. Dobbiamo ricordare che c’è gente, anche qui ad Arezzo, che ha bisogno di aiuto”.


“Associazione Macellai per me vuol dire solidarietà, perché non si tirano mai indietro quando c’è da collaborare a qualche buona causa”, ha aggiunto la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini, “è la dimostrazione di come fare impresa possa avere riflessi positivi anche sulle persone che ci stanno vicine e sulla realtà intorno a noi. Non è un caso se molte macellerie aretine sono arrivate alla seconda, terza o addirittura quarta generazione. Quando si lavora bene, con passione, guardando non solo ai risultati aziendali in termini di fatturato ma anche alla soddisfazione dei clienti, alla qualità dei prodotti e perfino al contesto sociale in cui si opera, tutto diventa più semplice. Rinnovo quindi a questi operatori i miei complimenti e auguro alla Caritas di avere tanti sostenitori al proprio fianco in questa delicata missione a favore di chi ha bisogno”.













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