Chi percepisce trattamenti pensionistici modesti e ha redditi contenuti riceverà insieme alla pensione di dicembre un bonus corrispondente ad un importo aggiuntivo massimo di 154,94 euro. L’intento è fornire un aiuto economico nel periodo natalizio, quando le spese familiari tendono naturalmente ad aumentare.
L’erogazione del bonus Natale avviene in modo automatico: è infatti direttamente l’INPS a verificare se il pensionato possiede i requisiti necessari e a provvedere all’accredito, senza che sia necessaria alcuna richiesta formale da parte dell’interessato. Il pagamento viene effettuato utilizzando lo stesso canale della pensione.
I pensionati a dicembre possono contare su importi più alti, grazie alla tredicesima, ovvero la mensilità aggiuntiva che corrisponde ad un dodicesimo della pensione lorda annuale, e - in alcuni casi - grazie anche al bonus Natale.
La misura è dedicata ai pensionati che hanno assegni pari o vicini al trattamento minimo INPS. È importante precisare, però, che il bonus spetta soltanto sulle pensioni previdenziali, vale a dire quelle calcolate sui contributi versati, e se il reddito annuo rientra in un limite massimo prefissato, che per il 2025 è pari a 7.936,87 euro.
Non ha invece diritto ai 154,94 euro aggiuntivi chi percepisce assegni sociali, pensioni di invalidità civile, rendite o indennità di natura assistenziale, o pensioni integrative o complementari esclude dall’Assicurazione Generale Obbligatoria.
Chi ha una pensione annua pari o inferiore a 7.936,87 euro, riceve il bonus in misura intera (154,94 euro).
Chi percepisce su base annua una pensione superiore a 7.936,87 euro, ma inferiore a 8.091,81 euro, riceve il bonus per un importo pari alla differenza tra l’ammontare del trattamento minimo a cui è sommato il bonus (8.091,81 euro) e l’ammontare della pensione.
Quindi, chi ha una pensione di 8.000 euro riceve un bonus di 91,81 euro.
Come anticipato, i pensionati in possesso dei requisiti richiesti non devono presentare alcuna domanda. L’INPS procederà all’accredito del bonus direttamente sul conto corrente o sul libretto postale dove viene abitualmente versata la pensione mensile.
Se invece il pensionato ritiene di avere diritto al bonus ma non lo riceve, può richiedere una verifica della propria posizione, presentando un’istanza di ricostituzione della pensione attraverso il portale online dell’INPS o rivolgendosi a un patronato che possa fornire assistenza relativamente alla compilazione e all’invio della richiesta.
Contrariamente a quanto avvenuto negli anni precedenti, a dicembre 2025 i lavoratori dipendenti non riceveranno il contributo una tantum pari a 150 euro. Questa misura, attualmente, non è inserita neanche nella bozza di Legge di Bilancio 2026.
Per approfondimenti in merito all’argomento trattato e per qualsiasi informazione di natura previdenziale, è possibile rivolgersi agli uffici del Patronato 50&PiùEnasco.
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