È stata pubblicata in Gazzetta ufficiale la legge n. 176 che converte, con modificazioni, il D.L. 28 ottobre 2020 n. 137 c.d. “Ristori” recante “Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19”.
Nella legge di conversione confluiscono anche le diposizioni contenute nei c.d. Ristori “bis”, “ter” e “quater”, per uno stanziamento complessivo di oltre 18 miliardi di euro.
Tra gli interventi di maggiore interesse per il terziario si segnalano:
- detassazione di contributi, di indennità e di ogni altra misura a favore di imprese e lavoratori autonomi, relativi all’emergenza COVID-19;
- confermate le disposizioni già introdotte in materia d’integrazione salariale: cassa integrazione in deroga e assegno ordinario del Fondo d’Integrazione Salariale;
- indennità per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali, dello spettacolo e per gli incaricati alle vendite nonché disposizioni per promuovere l’occupazione giovanile;
- riduzione oneri bollette elettriche;
- rifinanziamento del Fondo di cui all’art. 183, comma 2 del c.d. “Rilancio” destinato anche alle perdite derivanti dall’annullamento, a seguito della pandemia, di spettacoli;
- ulteriore proroga dell’esonero Tosap e Cosap fino al 31 marzo 2021;
- proroga di vari versamenti tra cui la seconda rata o unica rata dell’acconto delle imposte sui redditi e dell’IRAP;
- conferma della cancellazione della seconda rata IMU anche per le attività di ristorazione
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