Nessun ‘click day’ e, quindi, nessuna corsa a presentare le domande il prima possibile, nel timore che le risorse si esauriscano all’istante a favore non dei più “bisognosi”, ma semplicemente dei più “smart”. La Regione Toscana ha ascoltato le richieste delle associazioni di categoria Fipe-Confcommercio e Fiepet-Confesercenti e lunedì 21 dicembre 2020, in conferenza stampa a Firenze, il presidente Eugenio Giani e l’assessore Leonardo Marras hanno confermato che il bonus per i pubblici esercizi non sarà erogato con un bando a sportello, ma, secondo un criterio più equo, alle imprese del settore che più hanno patito nei fatturati le restrizioni e i lockdown imposti per arginare la pandemia. Non solo ristoranti e bar, ma anche pasticcerie, imprese di catering e tutto l’universo del mondo della somministrazione, oltre alle imprese ‘del divertimento’ come i locali notturni e da ballo.
Presente alla conferenza stampa anche il direttore regionale di Confcommercio Toscana Franco Marinoni: “la Regione ha destinato a questo bonus i 19 milioni e 400 mila euro messi a disposizione negli ultimi giorni dal Governo per i ristori. Risorse che, come è già stato annunciato nei giorni scorsi, consentiranno di distribuire 2.500 euro, purtroppo solo a circa 7700-7800 imprese delle 21mila totali che compongono il settore del fuori casa in Toscana. Ma, almeno, siamo riusciti ad ottenere che questi soldi vadano a chi ha avuto in percentuale le perdite più gravi”.
La giunta ha deciso infatti di far accedere al ristoro chi da gennaio a novembre del 2020 ha visto ridurre il proprio fatturato di almeno il 40 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Le imprese che nel 2019 non c’erano ne godranno in proporzione ai mesi in cui sono state attive quest’anno, dall’avvio fino ancora a novembre.
“Ristoranti e bar sono stati tra i più penalizzati, quando siamo stati in zona rossa e arancione ma anche nelle settimane di zona gialla. Ero giusto intervenire” ricorda il presidente Giani. “I bandi a sportello sono sicuramente strumenti utili per distribuire risorse in tempi velocissimi ad una platea individuata con criteri oggettivi – spiega l’assessore Marras - Il “click day” però, in assenza di risorse sufficienti, diventa una sorta di ghigliottina iniqua”. “Per questo – annuncia - abbiamo accolto la proposta di Confcommercio e Confesercenti Toscana che hanno chiesto invece che venisse creata una graduatoria. Abbiamo quindi deciso di distribuire i 2500 euro destinati ad ogni impresa partendo da chi, in percentuale, ha visto maggiormente ridursi i propri fatturati. In questo evitiamo la mannaia e trasformiamo il bando in un provvedimento davvero solidale”.
Ci saranno quindici giorni per presentare le domande. L’assessore punta alla pubblicazione del bando l’11 gennaio, al più tardi in quella settimana. Dopodiché, subito dopo il 25 del mese o comunque scaduti i quindici giorni, una graduatoria sarà velocemente composta sulla base delle autodichiarazioni presentate e, laddove risulti regolarità contributiva da parte delle aziende attestata dal Durc, l’erogazione del ristoro alle imprese sarà praticamente immediata. Nel caso di problemi con il Durc, ci saranno 30 giorni per regolarizzare o chiarire la posizione.
“Il meccanismo – conclude l’assessore – consentirà di erogare gli aiuti a coloro che hanno avuto in questa fase i maggiori danni: indennizzi che si aggiungeranno all’ultimo provvedimento con cui il Governo ha annunciato ulteriori ristori”. “È tutta l’economia che sta soffrendo - commenta Marras, che ricorda come alle imprese e al sistema economico della Toscana mancheranno 12 miliardi di ricavi quest’anno su 120 miliardi di Pil - Dovremo dunque nel 2021 fare una riflessione con tutte le categorie per capire come utilizzare al meglio le risorse in campo”.