“Speriamo che gli effetti della pandemia abbiano fatto riflettere chi di dovere, facendo tramontare una volta per tutte l’ipotesi di un nuovo polo commerciale alle porte di Sansepolcro”. Ad augurarselo è la presidente della delegazione Confcommercio in Valtiberina, Anna Maria Cantucci.
“Il Covid ha stoppato l’iter del progetto, ma pare che l’interesse sia ancora forte e che ci siano pressioni perché venga autorizzato. Per questo, al di là di quanto vorranno legittimamente fare i proprietari dell’area - vorremmo avere la certezza che la priorità dell’Amministrazione Comunale non sia valorizzare nuove aree commerciali, ma investire sul commercio di vicinato e sul centro storico, ora poi che con la paura dei contagi gli italiani stanno riscoprendo la bellezza dei piccoli borghi come il nostro. Distogliere l’attenzione dalle imprese già esistenti con l’offerta di poli alternativi per lo shopping equivale invece a decretare la morte della rete distributiva esistente e della città. Perché un centro senza attività non piacerebbe a nessuno, né ai residenti né ai turisti”.
Per adesso, nonostante questi mesi siano stati molto difficili, il tessuto imprenditoriale di Sansepolcro regge, ma si tratta di un equilibrio molto fragile secondo Confcommercio, un equilibrio che qualsiasi cosa potrebbe minare. “Il bilancio della stagione estiva è stato migliore del previsto, grazie alla presenza di tanti turisti italiani e nonostante la mancanza degli stranieri”, racconta la presidente di zona.
“Purtroppo, però, veniamo da anni di calo continuo di consumi, aggravato dagli effetti della pandemia e dei mesi di lockdown. Insomma, le nostre imprese sono provate e il fatto che reggano botta non significa che siano in piena salute. Una nuova struttura alle porte della città sarebbe la mazzata definitiva per tante di loro e per il nostro centro storico, che ha mostrato di avere le carte in regola per sopravvivere meglio di altri e che ce la sta mettendo tutta per riuscire a farlo”.
“La nostra città è una destinazione fuori dal turismo di massa, offre un ambiente senza dubbio più salubre di altre mete turistiche, ed un bell’equilibrio fra natura e contesto urbano, storia e modernità. Ecco perché dobbiamo investire per mettere a sistema queste risorse e rendere il centro ancora più attrattivo e sicuro, fermando quell’emorragia di servizi iniziata già da qualche tempo. Confcommercio”, conclude Anna Maria Cantucci, “è pronta a collaborare a progettualità che mettano in risalto l’esistente, tutelando quel patrimonio occupazionale e di negozi che è la nostra ricchezza”.