Arriva da Confcommercio un plauso ai Rioni castiglionesi per la decisione di annullare tutti gli eventi enogastronomici e di intrattenimento in programma per il 2020. “Una decisione senz’altro sofferta e coraggiosa, che dimostra profondo rispetto per la situazione difficile che sta attraversando l’intero comparto della ristorazione in questi mesi”, sottolinea il responsabile della delegazione Valdichiana della Confcommercio Carlo Umberto Salvicchi.
La comunicazione ufficiale dei Rioni arriva a poche settimane da quella analoga data qualche settimana fa dagli organizzatori delle sagre del territorio. “Tutti hanno voluto dare dimostrazione di responsabilità e rispetto per le categorie economiche colpite dalla crisi da Covid-19”, aggiunge il funzionario della Confcommercio castiglionese Stefano Scricciolo. “Un gesto che, se possibile, dimostra che davvero istituzioni come i Rioni svolgono un ruolo sociale insostituibile, perché sono attente e rispettose degli equilibri della città”.
“Bar e ristoranti – prosegue la nota di Salvicchi e Scricciolo - hanno subìto crolli di fatturato intorno al 40% rispetto allo scorso anno, con punte fino ad oltre il 70% nel caso di chi lavora nei settori catering e banqueting, visto che le cerimonie sono state per lo più annullate. A fare il resto ci hanno pensato la mancanza di turisti, la paura di tanti di frequentare i locali pubblici con la pandemia ancora da debellare, poi la tendenza delle famiglie a risparmiare in questi frangenti. Il risultato del crollo dei consumi è che le imprese sono molto fragili, hanno bisogno di liquidità e soprattutto di salvare l’occupazione. Perché solo le imprese possono garantire veri posti di lavoro, non gli eventi temporanei di somministrazione. Ogni intervento che sostenga e incentivi i consumi nella rete dei pubblici esercizi è il benvenuto adesso. Peccato che altrove, nella stessa Valdichiana, alcuni organizzatori di sagre non abbiano avuto la stessa sensibilità. Noi lo abbiamo sempre sostenuto: le vere sagre, legate al territorio e alle sue tradizioni gastronomiche, hanno un alto valore culturale e sociale. Purtroppo, però, in questi anni c’è chi ne ha fatto un business nascosto. Ma ci vuole davvero poco a smascherarlo”.