Lo scrive in una nota la Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi aderente a Confcommercio. “Per questo motivo – prosegue la nota - abbiamo messo a disposizione degli esercenti della nostra Federazione un vademecum che li aiuti ad applicare le normative in tema di lavoro, salute e sicurezza e igiene e sanità, con un roadshow di presentazione in tutte le città italiane, proprio con la collaborazione delle autorità competenti come ASL e NAS”. Prossima tappa del roadshow sarà a Roma il 19 giugno. Ad Arezzo si è già svolto nel maggio scorso e dopo l’estate arriverà anche a Firenze.
“Oggi, anche a causa di politiche che vanno a vantaggio di chi si vuole improvvisare nel settore, si è diffusa l’idea che con un impegno relativo e attrezzature di base si possa avviare un’attività di ristorazione, ma non è così. I risultati sono sotto agli occhi di tutti, e rappresentano un danno tanto per il mercato quanto per i consumatori. Da un lato gli esercenti che operano nella legalità e con precisione, anche quelli che offrono cibo etnico, vengono penalizzati da notizie di questo tipo che mettono in cattiva luce il settore. Dall’altro i consumatori vedono minata la garanzia della sicurezza alimentare e perdono fiducia nell’intero sistema. Da questi principi: garanzia di concorrenza leale e garanzia di sicurezza per i consumatori, è nata l’idea del manifesto “Per non mangiarsi il futuro”, firmato ormai da migliaia di lavoratori del settore, da grandi chef ad operatori più piccoli”.