Sabato 20 aprile entra ufficialmente in vigore in Toscana la nuova legge regionale sul commercio (L.R. 62/2019), che apre importanti spiragli per il settore ambulante, primo fra tutti il rinnovo tacito delle concessioni per 12 anni. Una “mossa” strategica con cui la Regione Toscana di fatto mette al riparo gli ambulanti dagli effetti della direttiva Bolkestein, dopo che già il Governo con l’Ultima Finanziaria li aveva dichiarati fuori ma senza specificarne le modalità.
“La nuova normativa toscana che regola il commercio su area pubblica ha visto noi di Confcommercio in prima linea nell’attività di concertazione con il presidente della Seconda commissione consiliare Gianni Anselmi, al quale occorre riconoscere l’estrema attenzione dimostrata nel recepire le istanze presentate dalla nostra categoria”, sottolinea il presidente della Fiva-Confcommercio Toscana Rodolfo Raffaelli.
Proprio grazie all’attività di concertazione si sono quindi raggiunti risultati fondamentali per il settore quali:
- il rinnovo tacito per 12 anni delle concessioni in scadenza al 31 dicembre 2020, per le aziende attive nel commercio su area pubblica
- l’abrogazione delle sanzioni riguardanti il sequestro delle merci e la revoca della concessione qualora vengano infrante le limitazioni stabilite dai regolamenti comunali
- l’applicazione di misure a favore dell’imprenditoria giovanile
- la riqualificazione delle aree mercatali e dei centri storici
- la possibilità di svolgere l’attività per 180 giorni, qualora siano state riscontrate irregolarità in sede di verifica contributiva (DURC).
“Con questa nuova legge la Toscana si pone come apripista in Italia per garantire finalmente agli ambulanti quella certezza e quella dignità che invochiamo da quasi un decennio”, precisa il presidente della Fiva toscana Raffaelli, “una notizia che non può che riportare ottimismo in un momento così difficile per tutte le attività commerciali, e in particolare per le aziende del commercio su area pubblica”.
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