Nei mesi scorsi, è bene ricordarlo, la faccenda ha destato grande preoccupazione soprattutto tra coloro che rischiavano di non trovarsi nel proprio estratto conto contributivo tutti i periodi a suo tempo lavorati e intendano chiederne il pieno riconoscimento.
Dopo mesi di silenzio, l’Inps, il 14 agosto scorso, ha chiarito che la posizione assicurativa potrà essere sistemata anche dopo il 1° gennaio 2019: il 31 dicembre 2018, a differenza di quanto in un primo tempo poteva intendersi, non costituisce infatti un termine “decadenziale”.
Quindi i lavoratori pubblici potranno presentare, anche successivamente a tale data, un’eventuale richiesta di variazione della posizione assicurativa, ottenendo il pieno riconoscimento di tutti i periodi lavorativi, senza alcun rischio di prescrizione.
Il 31 dicembre 2018, infatti, non deve essere considerato come la data ultima entro cui l’iscritto/dipendente pubblico può chiedere la variazione della propria posizione assicurativa, ma come il termine che consente al datore di lavoro pubblico di continuare ad applicare la precedente prassi consolidata nella Gestione dell’ex INPDAP che individuava la data di accertamento del diritto alla contribuzione di previdenza e assistenza, come giorno dal quale inizia a decorrere il termine di prescrizione.
L’unica eccezione è costituita dagli iscritti alla Cassa Pensioni Insegnanti (CPI), ossia gli insegnanti delle scuole primarie paritarie (pubbliche e private), gli insegnanti degli asili eretti in enti morali e delle scuole dell'infanzia comunali (non rientrano in questa categoria, invece, i docenti MIUR); per tale fattispecie, per evitare che gli stessi cadano in prescrizione, la Richiesta Variazione Posizione Contributiva (RVPA) al fine di ottenerne il riconoscimento va fatta entro il 31 dicembre 2018.
L’Inps il 13 novembre, a Roma, in videoconferenza stampa, ha presentato il progetto di sistemazione dell’estratto contributivo dei dipendenti pubblici, progetto, finalizzato alla completa definizione delle posizioni assicurative dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni.
L’intento dell’Istituto è finalizzato alla completa definizione delle posizioni assicurative dei lavoratori delle pubbliche amministrazioni a seguito dell'assorbimento da parte dell'Inps delle gestioni pubbliche avviato con la Riforma Fornero, consentendo così anche ai dipendenti pubblici di avere un estratto consolidato e aggiornato sulla base del quale sarà possibile procedere all'erogazione delle prestazioni e accedere al servizio "La mia Pensione Futura" già disponibile per la generalità dei lavoratori del settore privato.
A questo riguardo l'Istituto informa che già entro la fine dell'anno il servizio sarà disponibile ad un primo gruppo di 500mila lavoratori degli enti locali, selezionati tra i circa 3,3 milioni di assicurati presso le cinque gestioni pubbliche (CTPS, CPDEL, CPS, CPI e CPUG).
Per la sistemazione della posizione assicurativa l'Inps ha già inviato una comunicazione ad oltre 600mila dipendenti pubblici con l'invito a consultare l'estratto conto e ad inviare una richiesta di variazione della posizione assicurativa (RVPA) per segnalare eventuali anomalie. In particolare l'Inps sta terminando l'invio della predetta comunicazione agli iscritti alle casse CPDEL, CPS, CPUG non già raggiunti dalle precedenti campagne di invio (circa 422 mila) tramite mail personale se è nota MAIL o PEC oppure per il tramite del datore di lavoro se non è noto un indirizzo elettronico.
Uno sforzo maggiore è riservato ai circa 128.000 iscritti che abbiano avuto almeno un periodo di iscrizione alla CPI (Cassa Pensioni Insegnanti) ai quali l'Istituto sta inviando l'estratto conto cartaceo con l'invito ad inoltrare eventuali segnalazioni in RVPA. Il passaggio è delicato dato che dal prossimo 1° gennaio 2019, gli insegnanti delle scuole primarie paritarie, gli insegnanti degli asili eretti in enti morali e delle scuole dell'infanzia comunali, iscritti alla Cassa Pensioni Insegnanti (CPI) nell’ipotesi di prescrizione dei contributi, circolare Inps n 169/2017, il datore di lavoro può sostenere l’onere della rendita vitalizia, ex legge n. 1338/1962, mentre nel caso in cui il datore di lavoro non vi provveda, è direttamente il lavoratore che dovrà pagare l’onere per vedersi valorizzato il periodo sulla posizione assicurativa.
L’INPS, al fine di accelerare ed ottimizzare le attività di sistemazione delle posizioni assicurative degli iscritti CTPS, ha istituito una struttura organizzativa denominata "Progetto nazionale ECO dipendenti pubblici", al quale sono stati assegnati 90 dipendenti reperiti prevalentemente nell’ambito della Direzione Generale Inps.
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