Mercato Internazionale, si chiude con un tripudio di sapori l'edizione 2018





















Si è chiusa con un tripudio di sapori la 14° edizione del Mercato Internazionale di Arezzo, che da venerdì 19 a domenica 21 ottobre ha visto la presenza di circa 300 mila persone nella grande area tra via Spinello, via Niccolò Aretino, via Madonna del Prato, parcheggio Eden, via Guadagnoli, piazza Sant’Agostino, piazza San Jacopo e piazza Risorgimento.


Soddisfazione per gli organizzatori che si sono prodigati per la riuscita dell’evento, come sempre catalizzatore di turisti da tutta la provincia e non solo: “Anche quest’anno è arrivata tanta gente – spiega il responsabile degli eventi di Confcommercio Arezzo Gian Luca Rosai – abbiamo riscontrato arrivi persino dalla Campania, dalle Marche e dal Lazio. Tante persone tornano perché si sono trovate bene e c’è soddisfazione nell’aver visto la città viva, i negozi aperti nella parte alta e un movimento di gente spalmato in tutto il centro”


Erano 35 i Paesi rappresentati nel Mercato con stand 270 in totale, dei quali 95 di operatori locali, che sono rimasti aperti ogni giorno con orario continuato dalle 9 di mattina alle 2 di notte proponendo dai prodotti agroalimentari a chilometro zero, portati con orgoglio dagli agricoltori della provincia di Arezzo, alle specialità internazionali più esotiche come i noodles asiatici o i dolci dal deserto africano. Poi l’oggettistica, tra profumi, ceramiche, giocattoli, articoli per la casa, accessori e abbigliamento. Non mancano vari angoli verdi, dove trovare i bulbi dei tulipani olandesi, le piante di peperoncino di ogni tipo, profumatissime spezie ed erbacee perenni per decorare il giardino.


Tra le novità assolute di questa edizione sono figurati, oltre ai dolci della tradizione araba, il kürtőskalács dall’Ungheria, lo speciale pandolce di strada arrotolato, poi dalla Spagna, insieme al maiale alla “parrilla”, anche il Pata Negra, il prosciutto più caro del mondo. Nei banchi dell’artigianato compaiono per la prima volta ceramiche tunisine, foulard in bamboo e filati in alpaca. È stata un successo, inoltre l’atmosfera “vintage” di piazza Sant’Agostino, l’ultima ad aggiungersi al circuito degli stand nel pomeriggio di venerdì 19, con i suoi romantici “food truck” e il manto verde dove fare pic nic.  













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