Carlo Barbagli nuovo presidente degli agenti immobiliari toscani





















Classe 1963, presidente provinciale della Fimaa-Confcommercio aretina, Barbagli lavora nel settore dal 1983 ed è attualmente titolare della ‘Barbagli Immobiliare’ di Castiglion Fiorentino. Succede al collega lucchese Alessandro Gabriele nella guida degli agenti toscani, in un momento molto delicato per il mercato immobiliare, che negli ultimi mesi sembra finalmente voler risalire la china dopo un periodo prolungato di stasi. 

 

“Il mercato è in ripresa, nonostante persistano ancora tante criticità come l’incertezza politica, l’instabilità economica ed occupazionale, i timori del futuro che frenano le famiglie italiane, per non parlare del carico fiscale che grava sugli immobili”, sottolinea il neo presidente di Fimaa-Confcommercio Toscana Carlo Barbagli, “i segnali positivi arrivano soprattutto dal mercato degli immobili residenziali: secondo i nostri rilevamenti le compravendite sono aumentate in quasi tutte le province toscane, ad eccezione di Pisa, Livorno e Pistoia. Sono percentuali ancora contenute, nell’ordine di un +5% al massimo, a fronte di prezzi stabili o leggermente in calo come nel caso della provincia di Arezzo”.

 

La tipologia di casa più richiesta in città è il trilocale fino a 70 metri quadrati, come prima casa o da mettere a reddito. Ma nei centri più piccoli, dove il prezzo per metro quadrato diminuisce, va bene anche il quadrilocale di 90 o 100 metri quadrati. Per quanto riguarda la tempistica delle compravendite, in Toscana servono in media quasi 8 mesi per riuscire a piazzare un’abitazione. E spesso per concludere la contrattazione si cala il prezzo fino al 12,6% medio”.

 

Sul fronte degli immobili commerciali, invece, l’andamento è ancora fiacco: “c’è chi registra una lieve crescita, nell’ordine di pochi punti percentuali, in città come Firenze, Lucca e Pistoia. In generale, nei centri storici i fondi delle strade più frequentate hanno un turn over ancora vivace, ma altrove si fa più fatica e il cartello ‘vendesi o affittasi’ resta affisso più a lungo. Per i prossimi mesi confidiamo nella stabilizzazione dei prezzi e in un numero di scambi più alto, ma la cautela è diventata ormai la nostra parola d’ordine. Pensare che, in situazione di normalità, il comparto immobiliare contribuisce alla ripresa economica del Paese con oltre il 20% del Pil”.

 

Molto positiva per i professionisti del settore immobiliare è stata l’entrata in vigore, dal 15 febbraio scorso, della legge 3/2018, che prevede un inasprimento delle sanzioni penali anche per chi esercita in forma abusiva l’attività di agente. Ora, in caso di recidiva dopo la prima multa, si rischiano infatti fino a tre anni di carcere. “Un provvedimento utile a tutelare i consumatori e a colpire chi fa concorrenza sleale alle nostre imprese. L’importante è che vengano effettuati i controlli e applicate le sanzioni, altrimenti la legge resta lettera morta”.

 

Oltre ai controlli e alla repressione gioverebbe anche una migliore informazione e formazione ai consumatori. Qualcuno fa ancora fatica a distaccarsi dalla vecchia immagine del sensale, ma oggi le cose sono molto cambiate. A tutela dei clienti, gli agenti immobiliari sono tenuti ad osservare una serie di regole molto stringenti, a stipulare una copertura assicurativa annuale, per non parlare degli obblighi in materia di privacy o di antiriciclaggio”, sottolinea Carlo Barbagli, “misure che comportano un notevole impegno di tempo e risorse. È giusto quindi che la legge tuteli chi fa bene il proprio mestiere difendendolo dalla concorrenza sleale degli abusivi”. 












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