Ad esprimersi a favore dei dispositivi elettronici per fumatori è stata la commissione per gli interpelli presso il Ministero del lavoro, che ha ribadito la non applicabilità delle norme di tutela della salute dei non fumatori ai prodotti “succedanei dei prodotti da fumo” come, appunto, le sigarette elettroniche.
Resta invece in vigore il divieto di utilizzare le sigarette elettroniche nelle scuole, sia negli spazi chiusi sia in quelli all’aperto, ai sensi dell’articolo 4 comma 2 del decreto Istruzione.
Si chiarisce così una “disputa” che in questi mesi ha visto contrapposti da un lato i fautori e dall’altro i detrattori del fumo elettronico, reo -secondo questi ultimi- di arrecare danni e fastidio ai non fumatori.
La sigaretta elettronica (detta anche e-cigarette o e-cig) è un dispositivo elettronico nato con l'obiettivo di fornire un'alternativa al consumo di tabacchi lavorati (sigarette, sigari e pipe) che ricalchi le mimiche e le percezioni sensoriali di questi ultimi. È usata per diminuire la dipendenza e l'uso di sigarette, pipe e sigari tradizionali. Il governo della Gran Bretagna ha presentato in parlamento nel dicembre 2017 il primo studio scientifico a lungo termine che dimostra che la sigaretta elettronica riduce i rischi del 99% rispetto alla sigaretta tradizionale di tabacco. Tale studio si affianca ad altri di settore che non evidenziano problemi sanitari rilevanti dovuti all'utilizzo delle sigarette elettroniche.
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