giovedì 21 settembre 2017 si tiene alle ore 15 nella sede Confcommercio di Arezzo (via XXV Aprile 12) la riunione degli operatori dei pubblici esercizi del Comune di Arezzo, convocata per analizzare il nuovo provvedimento comunale che regola la somministrazione e la vendita di alcolici.
Alla riunione saranno presenti, insieme alla presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini e alla vicedirettrice della struttura aretina Catiuscia Fei, anche l’assessore alle politiche sociali Lucia Tanti e il direttore del Sert Marco Becattini.
L’obiettivo che l’associazione di categoria si pone con questo incontro è duplice: da un lato far conoscere agli addetti del settore le nuove regole in vigore, dall’altro tenere fede all’impegno preso con il Comune di stilare una sorta di “codice etico” a cui gli imprenditori dovranno attenersi nell’attività quotidiana, promuovendo iniziative rivolte al pubblico per il consumo consapevole e responsabile di alcol.
“Riconosciamo all’Amministrazione Comunale di aver accolto alcune istanze avanzate dalla categoria, in merito per esempio ad un ampliamento dell’orario di somministrazione degli alcolici fino alle ore 2, anziché fino all’una come era stato deciso nel provvedimento firmato ad agosto”, sottolinea la presidente della Confcommercio aretina e toscana Anna Lapini, “ma al di là delle regole, che gli operatori seri hanno sempre rispettato, vorremmo impegnarci nella promozione del “divertimento sano e sicuro” fra i clienti. In questi anni abbiamo già realizzato insieme alle forze dell’ordine e a vari soggetti istituzionali, come la Asl, alcune iniziative contro lo sballo e l’abuso di alcol, sempre con linguaggio semplice e immediato, di facile presa sui giovani. Possono essere molto più efficaci di mille divieti”.
Sono circa 700 i locali tra bar, pizzerie e ristoranti del comune di Arezzo interessati al nuovo provvedimento e, presto, al codice etico che sarà varato dall’Amministrazione con la collaborazione delle associazioni di categoria. A queste imprese vanno poi aggiunti i negozi che vendono alcolici, dai supermercati al piccolo dettaglio di vicinato.