“Il centro storico di Bibbiena continua ad essere la Cenerentola del Casentino. Sono anni che insieme alle scale mobili aspettiamo un serio piano di recupero e valorizzazione del centro. Ora che le scale mobili stanno per essere finalmente inaugurate, arriva la tegola della chiusura alle auto del centro e dei parcheggi: in piazza Tarlati ne spariranno ben 61 sui 70 attuali. Le nostre attività resteranno isolate in uno spazio che da troppo tempo sta perdendo colpi e appeal per la gente. Che probabilità avremo di sopravvivere?”. Ad esternare la preoccupazione dei commercianti bibbienesi è iI presidente della delegazione casentinese di Confcommercio Adelmo Baracchi, dopo che l’Amministrazione Bernardini ha approvato con una delibera comunale alcune variazioni importanti, al piano del traffico: pedonalizzazione di piazza Tarlati, riduzione dei parcheggi da 70 a 9, divieto di accesso alla piazza dalla centrale via Borghi, per far defluire il traffico dalle vie laterali.
“Noi non siamo contrari ai cambiamenti di per sé”, interviene Alessia Raggioli del negozio di abbigliamento Raggioli Store, “ma non devono certo peggiorare le cose. Procedere con cambiamenti del genere senza aver prima fatto quelle migliorie che la nostra categoria chiede da anni, in termini di riqualificazione del centro storico, significa giocare sulla pelle degli imprenditori che hanno investito qui energia e soldi. In questi tempi difficili, può bastare una sola stagione di incassi mancati a far andare gambe all’aria il bilancio di un anno”.
I problemi maggiori sono per le attività caratterizzate da un consumo più rapido: “I bar, ad esempio. Finora parcheggiando l’auto vicino la gente si poteva fermare in piazza Tarlati pochi minuti a prendere il caffè, ad esempio prima di tornare al lavoro. Ma ora che anche prendere un caffè richiederà più tempo, il timore è che molti clienti si spostino in altri bar fuori dal centro”, dice Emanuele Checcacci del Bar Le Logge, “ne abbiamo avuto la prova in questo fine settimana. Con la chiusura della piazza per la manifestazione che c’era, siamo praticamente rimasti isolati”.
“Manca un progetto per attirare casentinesi e turisti in centro, sia a livello strutturale che promozionale: serve tutto, dal miglioramento dell’arredo urbano alla stesura di un programma di eventi di richiamo”, Miriam Boschi del negozio Sbarberi, “chiudere l’accesso alle auto adesso significa decretare la morte di tante aziende. Bibbiena ancora non è un polo turistico accreditato e le attività commerciali non possono sobbarcarsi da sole l’onere di rendere vivo il centro. I negozi per primi hanno bisogno dell’affluenza di gente, di essere visibili e facilmente raggiungibili. Togliere parcheggi è un atto privo di qualsiasi ragionevolezza”.
“La delibera comunale parte dal presupposto che la Ztl in piazza Tarlati garantirà ai residenti una vita più tranquilla ma, e lo dico da residente, questo non è vero: in tutte le altre strade le auto continueranno a circolare e, anzi, avremo il problema di trovare parcheggio visto che quelli tolti nella piazza non verranno in alcun modo rimpiazzati da altri”, sottolinea Stefano Brami, titolare della caffetteria Il Podestà, “ma, su tutto, resta il fatto che la chiusura al traffico della piazza Tarlati doveva arrivare a lavori di ripristino del centro conclusi, non prima. Allora sì, che sarebbe stata un’azione per migliorare la vita di tutti, residenti e visitatori. Così è solo un modo per isolare il cuore del centro storico e lasciarlo in balia di se stesso”.
Confcommercio lancia quindi alcune contro-proposte all’Amministrazione Comunale: “intanto, diciamo il nostro no fermo e convinto alla diminuzione dei parcheggi in piazza Tarlati. Piuttosto, chiediamo che si rimetta mano ai vecchi progetti di riqualificazione della piazza, che doveva diventare il salotto buono di un centro storico rinnovato. Chiediamo poi di pedonalizzare via Borghi da Piazzolina in su, in modo da creare una bella passeggiata godibile, dando la possibilità ai commercianti di abbellire le loro pertinenze esterne e le vetrine senza il problema del traffico. Solo dopo questo processo di recupero del centro, fra qualche anno si potrà pensare veramente a trasformare piazza Tarlati in un’isola pedonale. Farlo ora non ha senso”.