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CASENTINO, I SALDI NON DECOLLANO

La variante Omicron blocca le persone a casa e i centri si svuotano. Luca Boccalini, delegato casentinese di Confcommercio: “Siamo al di sotto delle previsioni di spesa indicate per questo 2022: dal governo ci aspettiamo aiuti anche per le imprese più piccole. Bene il sostegno della Regione”.


Acquisti al di sotto delle aspettative e scarsa affluenza nei negozi. L’andamento dei saldi in Casentino non fa eccezione rispetto al resto d’Italia e conferma lo stato di crisi dell’economia. A evidenziarlo è il delegato casentinese di Confcommercio Luca Boccalini, che scatta una fotografia del tessuto commerciale locale.

“Tra quarantene e casi di positività la gente sta a casa e di conseguenza i centri storici sono deserti – spiega Boccalini – la socialità è di nuovo crollata e a farne le spese, ancora una volta, sono le nostre attività commerciali. Avevamo rialzato la testa da poco, a inizio dicembre speravamo di vivere una ritrovata normalità e invece l’arrivo della variante Omicron ha bloccato nuovamente le nostre vite”.

“La situazione è durissima, di fatto la voglia di comprare va avanti col freno tirato e neppure gli sconti sono sufficienti a portare clienti nei negozi, anche perché molte persone sono costrette a casa per colpa del Covid e a volte sono i dipendenti stessi a non poter lavorare. Le previsioni dei saldi invernali 2022 indicavano, alla vigilia, una spesa media di 119 euro circa a persona, ma ad oggi questa cifra non è confermata. L’auspicio è che le nuove norme sul green pass possano rallentare il contagio e creare le condizioni per far convivere lavoro e salute: i nostri imprenditori in questi due anni hanno fatto la loro parte in maniera esemplare. Hanno investito tanti soldi di tasca propria per garantire regole e sicurezza, ma adesso è necessario un segnale dal governo”.

L’arrivo di nuovi ristori è fondamentale per la sopravvivenza delle attività: “Come associazione di categoria chiediamo a gran voce nuovi aiuti per i nostri imprenditori, anche per le imprese più piccole – continua il delegato di Confcommercio Casentino – le poche entrate nelle casse dei negozi, in un periodo fondamentale per il bilancio annuale delle attività, lancia un forte campanello di allarme che non va assolutamente ignorato. A questo si aggiunge l’aumento vertiginoso delle bollette di luce e gas, di cui stiamo già parlando da mesi con grande apprensione”.

I primi aiuti arrivano dalla Regione Toscana, che il 17 gennaio ha aperto un bando con cui garantisce fino a 2.500 euro alle attività della provincia di Arezzo: “non è una grandissima cifra, perché non ripaga quanto perduto – conclude Boccalini – ma per i nostri imprenditori anche i sostegni regionali sono importantissimi e la nostra associazione ogni giorno è al lavoro per segnalarli e fare in modo che più soggetti possibile ne possano usufruire”.

 
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