In attesa dell’inizio dei saldi estivi, fissato a giovedì 6 luglio, il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni sottolinea il successo dell’impegno sindacale di Confcommercio e Federmoda, che ha portato il governo a stralciare dal testo di legge la liberalizzazione di saldi e vendite promozionali.
I saldi estivi in Toscana inizieranno giovedì 6 luglio 2023 e proseguiranno per 60 giorni “Negli ultimi anni ci eravamo abituati ad un avvio il primo sabato di luglio, ma quest’anno sarebbe caduto troppo presto, addirittura il 1° del mese. Questo posticipo, fissato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, lascia invece alcuni giorni in più alle normali vendite stagionali. Anche se aver scelto un giorno infrasettimanale – anziché il sabato – renderà forse un po’ meno brillante la partenza dei saldi”, commenta il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.
L’importante – secondo Marinoni – è che dal governo sia arrivato un netto ‘no’ alle promozioni tutto l’anno. “Grazie anche all’impegno sindacale di Confcommercio e di Federmoda, la parte relativa alla paventata liberalizzazione di saldi e vendite promozionali è stata stralciata dal disegno di legge sulla concorrenza, che il governo avrebbe dovuto varare nella seduta del Consiglio dei ministri del 28 marzo scorso ma che è slittato a una delle prossime riunioni. Restiamo comunque vigili affinché nessuno riproponga la norma”, assicura il direttore di Confcommercio Toscana.
"Il mercato è fin troppo confuso, soprattutto per la prepotenza con cui i colossi internazionali dell’ecommerce dettano legge ai negozi fisici”, prosegue Marinoni. “Il rischio è che il consumatore perda di vista il vero valore dei prodotti e che le piccole imprese spariscano dal mercato, a discapito della concorrenza e della libertà di scelta. È importante quindi mantenere dei punti fermi sul mercato. Liberalizzare le promozioni, sottraendo alle Regioni la potestà legislativa su date di avvio e durata delle vendite di liquidazioni e saldi, non sarebbe positivo e di certo non andrebbe nell’ordine della tutela dei negozi, degli addetti alle vendite e dei consumatori”.
Secondo Marinoni, “l’unico modo per valorizzare saldi e diverse tipologie di vendite straordinarie è tenere conto del loro collegamento con fasi specifiche del ciclo commerciale e della vita d’impresa, con l’obiettivo di offrire ai consumatori condizioni di acquisto favorevoli, reali ed effettive. Per le imprese, gli sconti sono strumenti temporanei utili a vendere di più per liberare il magazzino e avere pronta liquidità. Con margini di guadagno troppo ridotti tutto l’anno sarebbero a rischio sopravvivenza. Diffidare da chi fa sconti tutto l’anno".