Chiusi per sciopero gli impianti di distribuzione carburanti, sia su rete ordinaria che su viabilità autostradale, dalle ore 19 di lunedì 14 dicembre 2020 fino alle ore 15 di mercoledì 16 dicembre
Lo annunciano in un comunicato congiunto i presidenti provinciali delle associazioni di categoria Marino Milighetti di Figisc Confcommercio Arezzo e Claudio Marraghini di Faib Confesercenti Arezzo.
“Protestiamo contro l’inspiegabile indisponibilità del Governo ad inserire anche le nostre nell’elenco delle imprese beneficiarie dei Ristori – sottolineano – la distribuzione carburanti è classificata come servizio pubblico essenziale e noi in questi mesi di emergenza pandemica abbiamo sempre garantito continuità e regolarità dell’attività, nell’interesse di tutti, per consentire lo spostamento delle persone ed il trasporto di ogni genere di merci. Ma lo abbiamo fatto nonostante una evidente e drammatica diminuzione dei fatturati, per effetto delle restrizioni alla mobilità e del coprifuoco notturno. Questo ci ha reso impossibile addirittura contenere i notevoli costi fissi necessari a mantenere l’attività di distribuzione a disposizione del pubblico. In questi giorni, a causa della mancanza di liquidità e della impossibilità di acquistare forniture di prodotti, qualcuno di noi ha dovuto chiudere per forza. È il preludio del fallimento per molte piccole e piccolissime imprese, con riflessi drammatici sui livelli occupazionali del settore che in Italia dà lavoro a quasi 100.000 persone”.
“Il Governo sa perfettamente che il nostro settore vive una crisi profonda già da molto tempo, la pandemia non ha fatto che aggravare la situazione. Il Ministro Patuanelli sembra aver deciso di non prendere in alcuna considerazione le istanze della nostra categoria, che da luglio scorso è ancora in attesa dei suoi Decreti attuativi, che avrebbero consentito ai gestori di beneficiare concretamente di provvedimenti assunti nella fase precedente. Nella consapevolezza che una tale azione di protesta potrebbe causare ulteriori disagi al Paese - conclude la nota sindacale- anche per l’imminente periodo di festività, la categoria è comunque impegnata a sollecitare il Governo perché assuma impegni che appaiono del tutto equi e ragionevoli”.