Da mercoledì 11 novembre 2020 la Toscana entra a far parte delle aree arancioni, a rischio più elevato di contagio. Lo ha deciso con una Ordinanza il Ministero della Salute, in base ad una attenta valutazione dei parametri fissati dal governo con il Dpcm 3 novembre 2020.
Questa nuova classificazione comporta ulteriori restrizioni sia per le attività economiche sia per i cittadini. Restano dunque immutati i divieti già sperimentati nel periodo di “area gialla”, come ad esempio il divieto di circolazione dalle ore 22 alle 5, salvo comprovati motivi di salute, lavoro o altre necessità.
Tra le novità più rilevanti, il divieto di spostamento fuori dal territorio comunale, sempre fatti salvi comprovati motivi di lavoro, salute e necessità.
Per quanto riguarda il terziario, c’è invece la novità della chiusura al pubblico 24 ore su 24 dei pubblici esercizi, che potranno però continuare ad effettuare la consegna a domicilio, senza limitazioni orarie, e la vendita per asporto fino alle ore 22. I clienti che si recano a ritirare quanto ordinato dovranno restare all’interno del locale il tempo strettamente necessario all’operazione e non potranno effettuare la loro consumazione nelle adiacenze esterne. A questo link è possibile scaricare le locandine informative da esporre al pubblico per ricordare il comportamento da tenere.
In merito a questa chiusura che, nel giro di pochi mesi, tocca ancora una volta bar, ristoranti, pizzerie, pasticcerie e affini, il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni è intervenuto a caldo nella serata del 9 novembre sottolineando: “nessuno discute la opportunità del provvedimento, non ce lo possiamo permettere perché non spetta a noi e non lo vogliamo fare neanche questa volta. Ma il metodo è inaccettabile, ci sentiamo calpestati: come si può disporre con sole 24 ore di preavviso la chiusura di attività che coinvolgono materie prime deperibili, acquisti, organizzazione del lavoro, dipendenti, come se fossero carta straccia? Non c’è rispetto per uomini e organizzazioni aziendali che hanno fatto la ricchezza e il benessere di questo paese...”.
Per il resto, si confermano le chiusure già sperimentate nelle aree gialle (palestre, piscine, teatri, cinema, mostre e musei, sale giochi e sale scommesse, bingo e slot machine, centri commerciali nel fine settimana (ad eccezione di farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie, edicole al loro interno). Restano aperte tutte le altre attività economiche.
Riassumiamo di seguito le regole principali che andranno osservate in Toscana fino a che resterà area arancione. Per ogni ulteriore informazione relativa alle attività imprenditoriali è possibile contattare gli uffici della Confcommercio di Arezzo, telefono 0575 350755, email: info@confcommercio.ar.it.
AREA ARANCIONE
- Vietato circolare dalle ore 22 alle ore 5 del mattino, salvo comprovati motivi di lavoro, necessità, salute.
- Vietati gli spostamenti in entrata e in uscita da una Regione all’altra e da un Comune all’altro, salvo comprovati motivi di lavoro, studio, salute, necessità. Raccomandazione di evitare spostamenti non necessari nel corso della giornata all’interno del proprio Comune.
- Chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7. L’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni.
- Chiusura dei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, tabaccherie ed edicole al loro interno.
- Chiusura di musei e mostre.
- Didattica a distanza per le scuole superiori, fatta eccezione per gli studenti con disabilità e in caso di uso di laboratori; didattica in presenza per scuole dell’infanzia, scuole elementari e scuole medie. Chiuse le università, salvo alcune attività per le matricole e per i laboratori.
- Riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, ad eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.
- Sospensione di attività di sale giochi, sale scommesse, bingo e slot machine anche nei bar e tabaccherie.
- Restano chiuse piscine, palestre, teatri, cinema. Restano aperti i centri sportivi.