Il terziario è una voce sempre più importante per l’economia aretina. Quasi i due terzi del valore aggiunto aretino sono infatti riconducibili al comparto dei servizi (65,9%). L’industria ne genera circa un quarto (25,7%) mentre più distanti si posizionano le costruzioni ( 5,3%) e l’agricoltura (3,1%).
Sono le prime anticipazioni dell’analisi sul sistema economico locale che la Camera di Commercio di Arezzo-Siena presenterà venerdì 21 giugno dalle ore 10:00 alla Borsa Merci di Arezzo (in Piazza Risorgimento) in occasione della Giornata provinciale dell’Economia.
Giunta alla sua diciassettesima edizione, la Giornata ha l’obbiettivo di mettere a disposizione delle istituzioni e delle imprese, nonché di tutti i cittadini interessati, il vasto patrimonio di dati informativi e di analisi elaborati dalla Camera di Commercio di Arezzo-Siena.
Nel corso dell’iniziativa, alla quale darà il proprio contributo Francesco Carrassi, Direttore de “La Nazione”, il presidente dell’ente camerale Massimo Guasconi e il segretario generale Giuseppe Salvini presenteranno il “Rapporto 2019 sull’economia provinciale aretina", report elaborato sulla base degli monitoraggio dell’andamento congiunturale e degli osservatori di settore coordinati dall’Ente camerale.
Alcuni dati sono positivi, per esempio quello relativo al valore aggiunto della provincia di Arezzo, stimato per il 2018 in 8 miliardi e 496 milioni di euro, dunque in crescita del + 0,8% rispetto all’anno precedente, sebbene ancora inferiore del 13,7% rispetto al 2006, nonostante i recuperi messi a segno negli ultimi anni.
Se si passa ad esaminare il valore aggiunto pro-capite, quello relativo al 2018 si attesta a 24.865 euro con una crescita del 2% rispetto al 2017. Rispetto al minimo di 23 mila euro toccato nel pieno della crisi economico-finanziaria del 2008-2009, c’è stato un recupero dell’8%, che anche in questo caso non ha però permesso di tornare ancora ai livelli pre-crisi (ad esempio nel 2007 il valore aggiunto pro-capite era di 25.509 €).