I commercianti di Bibbiena in questi giorni si stanno confrontando in vista della data del 30 settembre, quando cesserà la fase sperimentale della Ztl in centro storico e si passerà ad un regolamento definitivo. La preoccupazione della categoria è che lo stop alle auto, che nei mesi estivi non ha causato grossi problemi alle attività economiche salvo in alcuni casi, durante l'inverno possa allontanare la gente dal centro.
“Questa estate la sperimentazione sulla Ztl non ha avuto effetti troppo negativi, ma in fondo ce lo aspettavamo", spiega iI presidente della delegazione casentinese di Confcommercio Adelmo Baracchi, “d’estate i tempi sono più calmi e dilatati, la gente è in ferie, ci sono i turisti e quindi passeggiare a piedi in centro lasciando l’auto fuori non rappresenta un problema. Ma la nostra preoccupazione è sempre stata legata ai mesi invernali, quando il brutto tempo spinge la gente ad utilizzare di più l’auto e quindi a privilegiare per lo shopping solo i negozi facilmente raggiungibili. Ecco perché la prossima settimana Confcommercio e gli operatori del centro storico di Bibbiena si confronteranno in una riunione a porte chiuse per valutare gli effetti del provvedimento in vigore dal luglio scorso e studiare eventuali correttivi da sottoporre all’Amministrazione”.
“In realtà anche in questi due mesi estivi ci sono state alcune attività che hanno un po’ sofferto la Ztl, come tabaccherie o pizzerie d’asporto. Molti clienti erano abituati a fare una sosta veloce per l’acquisto e poi andare via in auto. E quest’estate hanno preferito fermarsi altrove”, spiega Stefano Brami, imprenditore del centro storico, “per altre attività, invece, Ztl o no, l’estate si è mantenuta agli stessi livelli dello scorso anno, in termini di clienti e di incassi. Ma cosa accadrà dopo il 30 settembre, quando finirà la fase sperimentale? Confidiamo che l’amministrazione voglia aprire un tavolo di confronto per ascoltare anche le nostre istanze, in maniera che il provvedimento definitivo sulla Ztl sia ragionato e possa accontentare tutti. Ci sono cose che non funzionano e vanno migliorate, altre che possono essere mantenute così. Non vogliamo stravolgere le cose, ma ci teniamo che al centro storico di Bibbiena e alle sue imprese sia garantito un futuro positivo”.