Il commercio si prepara al Natale





















“Le aspettative per le vendite di Natale sono buone, di sicuro migliori di quelle dello scorso anno”, dice il presidente della delegazione casentinese Adelmo Baracchi, “dopo un autunno un po’ fiacco, come è sempre stato anche negli anni migliori, con l’inizio del mese di dicembre sono ripartite in molti centri della vallata manifestazioni di vario tipo, fiere e mercatini natalizi che portano gente, per cui nei negozi si respira finalmente un po’ di ottimismo. Speriamo che il bilancio di fine anno lo confermi”.


Intanto, in attesa del Natale, Confcommercio tira le somme dei consumi in Casentino nel periodo autunnale: “novembre è sempre il mese più duro per il commercio, anche per via delle tante scadenze fiscali e tributarie che tolgono ricchezza alle famiglie e alle imprese. Di voglia di spendere ne rimane poca, così gli incassi ne risentono”, spiega il presidente Baracchi.


Il discorso si può fare in via generale per tutti i settori, anche se per qualcuno va meglio di altri. “Dopo la metà di settembre, quando i turisti quasi non si vedono più, nella ristorazione il lavoro si concentra nei giorni del fine settimana, dal venerdì alla domenica, quando i locali sono pieni. Negli altri giorni invece c’è calma piatta. Dal Ponte dell’Immacolata in poi si assiste per fortuna ad una ripresina, grazie per esempio alle tradizionali cene aziendali per lo scambio degli auguri. Ma a gennaio c’è un nuovo arresto fino alla primavera”.


Nel commercio al dettaglio, i consumi alimentari sono ancora al palo, come indicano le statistiche nazionali, anche se i casentinesi amano ancora mangiare bene e scelgono prodotti locali. “Un turismo più destagionalizzato certo salverebbe le cose, perché il prodotto enogastronomico è uno dei souvenir più gettonati. Con il Natale il mercato alimentare si muoverà di sicuro, grazie ai cesti natalizi pieni di leccornie da regalare e soprattutto ai tanti momenti conviviali che si organizzano in famiglia o con gli amici”, dicono dalla Confcommercio.


Nel settore non alimentare, l’andamento degli affari dipende molto dalla tipologia di prodotti nello scaffale: “i negozianti che si sono specializzati in prodotti di nicchia e marchi famosi reggono bene il passo, nell’abbigliamento come nell’ottica o nelle calzature, e così fanno quelli che offrono servizi personalizzati. Per gli altri, di target medio o medio-basso, la fatica è maggiore e allora qualcuno ricorre a promozioni e sconti anche piuttosto consistenti per attirare clienti e far quadrare i conti”, spiega Adelmo Baracchi.


“Le vendite di capispalla e articoli sportivi invernali da settembre ad ora non sono state positive per fattori squisitamente climatici. Il freddo è arrivato soltanto da pochi giorni, proprio con l’avvio delle vendite prenatalizie, per cui speriamo che ci sia un boom nelle prossime settimane”, dice fiduciosa Emanuela Vestrucci del negozio Tutto Sport di Bibbiena.


“Nel centro storico di Bibbiena la situazione non è rosea”, sottolinea Rosanna Mazzetti del negozio L’arte dei Regalo, “nei mesi prima di festività importanti come il Natale le persone tendono a risparmiare. Speriamo che in questi giorni le vendite riprendano, ma è ancora difficile fare previsioni”.


“Noi siamo molto soddisfatti dell’andamento delle vendite di questo autunno”, dicono invece dal negozio di calzature Rineo nel centro storico di Bibbiena, “tra le aperture domenicali e il Black Friday, a cui abbiamo aderito, abbiamo registrato incassi soddisfacenti, nonostante il mese di novembre sia notoriamente poco brillante. Per il Natale siamo ottimisti. Anche gli eventi che ci sono in programma danno una mano alla ripresa”.


“Fenomeni come il Black Friday, la moda degli sconti nell’ultimo venerdì di novembre, riguardano soprattutto le grandi città e da noi sono arrivati in modo marginale. Ma cartelli e vele pubblicitarie con promozioni varie sono state sotto gli occhi di tutti per l’intero autunno. Fino ad un mese prima dell’inizio dei saldi di fine stagione, quindi fino ai primi giorni di dicembre, è possibile fare promozioni, poi la legge lo vieta”, ricorda il presidente della Confcommercio.


 













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