Venerdì 9 dicembre l’assessore alle infrastrutture della Regione Toscana Vincenzo Ceccarelli sarà ad Arezzo ospite della Confcommercio per parlare di edilizia e infrastrutture con gli operatori della distribuzione nel settore edile. Per l’occasione arriverà ad Arezzo anche Giuseppe Freri, presidente nazionale di Federcomated (Federazione Commercianti Materiali Edili) Confcommercio, l’associazione di categoria a cui appartengono i rivenditori di materiali edili.
Ad accogliere il presidente Freri e l’assessore Ceccarelli ci saranno la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini con il direttore regionale Franco Marinoni. L’appuntamento è per le ore 11 nella sede della Confcommercio aretina, in via XXV Aprile 12.
“In un mercato che, in certi ambiti, comincia a dare qualche timido segnale di ripresa, l'edilizia resta purtroppo ancora in fase di stallo”, dice il presidente provinciale di Federcomated Confcommercio Pietro Sgrevi, “eppure, le occasioni di far ripartire con slancio il nostro settore non mancano di certo, in Italia. Penso ad esempio alla riqualificazione del patrimonio edilizio, alla messa in sicurezza degli edifici secondo le norme antisismiche e molto altro ancora. Il "la" deve però venire dalle istituzioni che hanno il governo del territorio. Per questo motivo, abbiamo invitato l'assessore Vincenzo Ceccarelli per fare il punto sui piani di sviluppo della Regione Toscana. Sarà un’occasione importantissima di confronto e dialogo con uno dei massimi esponenti della Giunta regionale”.
Il comparto della distribuzione edile conta in Italia circa 8.000 aziende, di cui un centinaio in provincia di Arezzo, per un totale di 70mila addetti e 17 miliardi di euro. Numeri importanti per l’economia del Paese. “Dopo gli anni più duri della crisi edilizia, durante i quali molte aziende del nostro comparto sono scomparse o hanno dovuto ridimensionarsi, ora siamo pronti alla ripresa”, sottolinea il presidente Sgrevi, “la battuta d’arresto sul fronte delle nuove costruzioni prosegue, ma a ridare slancio a tutto il settore basterebbe il mercato delle ristrutturazioni, che oltretutto servono con urgenza al Paese e il terremoto che ha colpito il centro Italia ce lo ha purtroppo dimostrato. Il territorio aretino può contare su un ricco patrimonio edilizio da rivalutare, ci sono quindi tutti i margini per riprendere a crescere, puntando sulla qualità. A patto che, ovviamente, le istituzioni sostengano la ripresa con piani di sviluppo ad hoc e con incentivi e bonus fiscali adeguati per chi investe, ad esempio, nella ristrutturazione antisismica e nel risparmio energetico”.