Il 9 febbraio al Teatro Petrarca di Arezzo è di scena la legalità





















 


Mangiare, vestirsi, muoversi, curarsi. La contraffazione oggi si è impadronita di tutti i principali momenti della nostra vita. I “falsi” costituiscono un dramma sociale spesso trascurato dai media e non percepito nella sua pericolosità dai consumatori. Provocano danni alla salute di chi li acquista e distruggono economia, lavoro, diritti sociali, dignità umana e identità del made in Italy.


È da questo assunto che prende vita lo spettacolo “Tutto quello che sto per dirvi è falso”, scritto da Andrea Guolo e interpretato dall’attrice Tiziana Di Masi per la regia di Maurizio Cardillo, che giovedì 9 febbraio andrà in scena dalle ore 10 al teatro Petrarca di Arezzo nel corso della manifestazione ideata a livello nazionale da Confcommercio proprio per denunciare i fenomeni della contraffazione e dell’abusivismo commerciale.


Ad assistere alla rappresentazione, insieme agli imprenditori del terziario, ci saranno oltre quattrocento studenti di vari istituti superiori aretini: il liceo classico “Petrarca” e lo scientifico “Redi”di Arezzo, il liceo “Signorelli” di Cortona e il “Varchi” di Montevarchi, il liceo di scienze umane “Colonna”, l’istituto d’arte “Piero della Francesca”e l’Itis “Galilei” di Arezzo. Saranno proprio i ragazzi ad animare il dibattito che seguirà lo spettacolo: un “botta e risposta”, moderato dal direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, con il Prefetto di Arezzo Clara Vaccaro, il sindaco Alessandro Ghinelli, il comandante della Guardia di Finanza di Arezzo Andrea Tesi, il provveditore agli studi di Arezzo e Siena Roberto Curtolo e la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini. A loro gli studenti potranno chiedere informazioni e curiosità per capire meglio l’entità del fenomeno e, magari, avere qualche consiglio per tutelarsi e fare sempre acquisti sicuri.


“Quella aretina è la prima tappa del 2017 di un progetto nazionale che lo scorso anno ha già toccato le città di Cosenza, Palermo, Lamezia Terme, Rieti e Foggia”, spiega la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini, che segue ogni tappa in qualità di membro della giunta nazionale Confcommercio con incarico speciale alla sicurezza e alla legalità e ad Arezzo avrà il compito di aprire l’incontro.


“I nostri interlocutori privilegiati sono i giovani, il nostro futuro, per questo anziché fare il solito convegno, abbiamo scelto di usare l’immediatezza e l’efficacia del linguaggio teatrale”, sottolinea la presidente, “sul  palcoscenico del Petrarca trasformato in un magazzino merci, Tiziana Di Masi alternerà il racconto all’interazione con il pubblico in uno show multimediale molto appassionante, che ogni volta incanta e stupisce”.


“Tutto quello che sto per dirvi è falso” è un esempio brillante di teatro civile ed ha avuto il merito di indagare per la prima volta il business della contraffazione in tutti gli ambiti in cui il “falso” prospera e assicura utili alle mafie che lo gestiscono. Si va dall’agroalimentare alla moda, dalla farmaceutica alla meccanica e molto altro ancora. Sembra non salvarsi nulla, per questo è della massima importanza che i consumatori, a partire dai più giovani, ne siano consapevoli. Acquistare è un atto politico con cui ognuno di noi può riaffermare la legalità. Per fare un esempio: secondo la Guardia di Finanza, solo il mercato online dei prodotti contraffatti muove in Italia un giro d’affari paragonabile a quello di una manovra finanziaria. Se tutto il materiale venisse portato in ambito legale, l'impatto sarebbe di circa 17 miliardi di euro, mentre i pagamenti tributari ammonterebbero a 5 miliardi di euro”. 













Condividi: