Bar, "chiediamo più regole per l'apertura delle nuove attività"





















Presto Arezzo potrebbe avere un regolamento che, con poche e semplici misure, razionalizzi le nuove aperture di bar almeno in centro storico. “L’assessore Marcello Comanducci si è dimostrato disponibile a valutare una soluzione del genere, utile a migliorare la situazione dopo anni in cui la liberalizzazione ha portato diversi effetti negativi sotto gli occhi di tutti“, sottolinea il presidente dei baristi aretini di Fipe-Confcommercio Stefano Mearini, all’indomani della riunione in Comune, alla quale hanno partecipato anche i vicepresidenti della categoria Emanuele Gallorini e Alessandro Ferretti, con il consigliere Francesco Veraldi e il funzionario di Confcommercio Massimiliano Micelli.


“L’apertura indiscriminata di tante attività, gestite a volte da imprenditori improvvisati e capaci di fare concorrenza solo sui prezzi, ha inquinato il mercato e, purtroppo, ha messo all’angolo anche le attività storiche”, continua Mearini, “l’unico strumento che può arginare questa situazione è il regolamento comunale, che può fissare dei requisiti di base per chi apre un’attività, in modo da garantire un buon livello qualitativo per i consumatori e per l’immagine della città”.


La delegazione dei baristi aretini ha consegnato all’assessore Comanducci un documento con quattro richieste/proposte elaborate dalla categoria.


Oltre alla necessità di “calmierare” le nuove aperture, figuravano anche la necessità di interventi più incisivi per garantire decoro e sicurezza alla città. “L’assessore ha riconosciuto il ruolo fondamentale dei bar nel presidio del territorio e ha sottolineato l’impegno dell’Amministrazione sul fronte della sicurezza. Per noi, che lavoriamo sulla strada, è fondamentale, ma lo è anche per i nostri clienti. Alcuni colleghi sono davvero stanchi di avere paura e di sentirsi quasi assediati nelle loro attività, soprattutto di sera in orario di chiusura”.


Comanducci ha promesso poi più attenzione ai fenomeni di concorrenza sleale e abusivismo denunciati dai baristi di Confcommercio, anche perché spesso favoriscono comportamenti illeciti come l’abuso di alcol e la sua diffusione fra i minori, creando il substrato per il degrado e la microcriminalità.


Noi vogliamo essere attivi e coinvolti nella promozione di un’immagine vitale e accogliente della città”, sottolinea il presidente dei baristi aretini Mearini, “per questo abbiamo anche proposto al Comune di utilizzare la rete dei nostri locali per pubblicizzare eventi e attività turistiche. Volentieri ci mettiamo a disposizione per migliorare l’accoglienza e i servizi informativi per visitatori e residenti, in fondo lo facciamo già, spontaneamente, da sempre”, dice Mearini. “L’assessore si è detto entusiasta dell’idea, ora studieremo un progetto specifico che potrebbe vedere la luce già nel prossimo anno”.













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