Casentino, il commercio in trasformazione





















“Il futuro del commercio in Casentino è legato a doppio filo a quello dei nostri borghi: fino a che le Amministrazioni Comunali impegneranno energie e risorse nella riqualificazione dei centri storici, magari incentivando i flussi turistici, ci sarà speranza e avranno senso anche gli investimenti degli imprenditori. Si cresce insieme, pubblico e privato. Perché rifare il negozio nuovo, aggiornarsi con la formazione, migliorare i servizi e puntare sulla qualità ha senso farlo solo se si lavora in un ambiente favorevole”. Ne è convinto il presidente della delegazione casentinese di Confcommercio Adelmo Baracchi.


“Per fortuna qualche segnale buono cominciamo a vederlo”, prosegue Baracchi, “i Comuni di Pratovecchio-Stia, Bibbiena e Poppi si sono dati da fare in questa direzione. Il primo è stato Pratovecchio-Stia, che da poco ha assegnato ad una decina di imprese i contributi messi a bando per la riqualificazione di vetrine, insegne, arredi interni e locali in generale. Non c’erano grosse cifre a disposizione, si arrivava alla copertura del 50% della spesa effettuata per un massimo di mille euro per negozio, ma è già un segnale di attenzione che abbiamo apprezzato. Anche perché si accompagna ad un piano più completo di riqualificazione dei due centri. Insomma, bei negozi per centri altrettanto belli e funzionali, dove la gente sia invogliata ad andare”.


A Bibbiena le speranze degli operatori sono connesse all’apertura delle scale mobili, prevista per dicembre. “Con una via privilegiata e comoda di accesso, che finalmente vede la luce dopo diversi anni, il centro può riprendere quota”, dice il presidente della Confcommercio casentinese, “positivo poi che il Comune abbia intenzione di passare alle migliorie in piazza Tarlati e dintorni. Siamo certi che vorrà condividere questo percorso con la categoria, anche per consentire agli operatori di minimizzare gli inevitabili disagi che deriveranno dai lavori in corso. Un ultimo sacrificio che potrebbe valere la pena se servirà a migliorare la città alta, che esce da anni difficili”.


Anche a Poppi il Comune ha appena approvato alcune misure di riqualificazione della passeggiata. “Illuminazione, strade, arredo urbano, decoro: Poppi merita di avere un’immagine all’altezza delle aspettative di chi arriva qui attirato dall’idea di visitare uno dei borghi più belli d’Italia”, dice Adelmo Baracchi.


Nella vallata esistono ad oggi oltre seicento imprese del commercio, sia all’ingrosso sia al dettaglio, delle quali 86 (circa il 15%) appartengono al settore della moda al dettaglio (negozi di abbigliamento, calzature, pelletterie e articoli sportivi). Secondo il numero uno della Confcommercio casentinese, queste imprese “stanno vivendo un momento cruciale perché le sfide da affrontare sono sempre di più. Non c’è solo la contrazione dei consumi o la mancanza di un turismo dai grandi numeri. Oggi si deve gestire anche una concorrenza sempre più agguerrita e difficile da monitorare come quella sul web”, sottolinea Baracchi. Soprattutto nel settore moda, infatti, il commercio elettronico catturano sempre di più l’attenzione dei clienti. “I giovani sono ovviamente quelli più portati a fare acquisti on line. È un’evoluzione che non possiamo fermare, ma gestire bene sì. Prima di tutto chiediamo alle autorità competenti di monitorare perché dietro la copertura di internet non si celi l’esercizio abusivo di impresa, perché purtroppo stanno aumentando le segnalazioni di privati che online si comportano come negozianti. Dall’altra, però, gli operatori devono prendere più dimestichezza con il commercio elettronico. Aprire una vetrina virtuale non è poi così difficile, soprattutto se ci si appoggia a piattaforme già consolidate come E-bay”. Non è un caso che la Confcommercio abbia stretto a livello nazionale proprio un accordo con il colosso delle vendite online, per garantire ai propri associati di poter aprire un negozio sulla piattforma senza costi eccessivi.













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