I giovani aretini sono tra i soggetti più colpiti dal prolungato periodo di crisi economica che sta interessando il nostro Paese. Lo testimonia l'ultimo dato disponibile sulla disoccupazione giovanile in provincia, quello del 2015: quasi uno su due giovani di età compresa fra i 15 e i 24 anni non ha un lavoro (per l'esattezza il 42,6%; nel 2014 era al 39,2%). Un dato ben superiore rispetto a quello delle province limitrofe; Siena infatti ha un tasso del 35.6%, Grosseto del 25,1% e Firenze del 24,3%. N
Si tratta di una situazione molto preoccupante che necessita di uno sforzo congiunto da parte di tutte le istituzioni del territorio. ed è proprio da questo presupposto che nasce l'iniziativa di Camera di Commercio e Comune di Arezzo, firmatari oggi (21 settembre 2016) di un protocollo di intesa per la realizzazione di iniziative a favore della creazione di impresa e dell'alternanza Scuola-Lavoro.
L'assessore del Comune di Arezzo Lucia Tanti, il presidente della Camera di Commercio Andrea Sereni ed il segretario generale dell'ente Giuseppe Salvini hanno illustrato contenuti ed obiettivi dell'accordo. Tutti si sono impegnati a rafforzare i servizi già operativi nelle rispettive strutture e a mettere in comune le esperienze maturate e le dotazioni strumentali. L'obiettivo è dare un concreto sostegno all'orientamento professionale dei giovani e degli inoccupati, anche favorendo la nascita di nuove imprese.
Attualmente, le imprese giovanili presenti nella provincia di Arezzo sono complessivamente 3.343, pari al'8,8% del totale delle imprese (I semestre 2016), 72 in meno rispetto ad un anno fa. Una variazione negativa che sta purtroppo caratterizzando l'imprenditoria giovanile aretina ormai da alcuni anni.
La nascita di nuove imprese giovanili non riesce quindi a bilanciare il progressivo invecchiamento del sistema imprenditoriale aretino anche per la selezione molto più marcata a cui sono soggette le imprese giovanili tradizionalmente meno strutturate e capitalizzate.
E' quindi necessario che queste giovani iniziative di business siano in grado di superare la fase di start-up e riescano ad affermarsi sul mercato. Per realizzare questo risultato è indispensabile fornire ai giovani imprenditori una formazione in grado di supportarli e accompagnarli nei primi anni di vita delle loro aziende: un obiettivo certo impegnativo che Comune e Camera di Commercio intendono realizzare congiuntamente.
Come congiuntamente, per quanto concerne gli Istituti Scolastici del capoluogo, saranno affrontati gli impegni che la legge 107/2015 (la cosiddetta Buona Scuola) stabilisce per l’alternanza scuola-lavoro che viene ad assumere un ruolo strategico nel sistema scolastico italiano, con l'intento di costruire un “ponte” di collegamento tra mondo scolastico e mondo del lavoro con evidenti vantaggi sia per gli studenti che per le aziende.
Gli studenti aretini saranno infatti chiamati a partecipare a specifici periodi di formazione scolastica e apprendimento“sul campo” negli ultimi tre anni delle scuole secondarie superiori. Tali percorsi si articoleranno in 200 ore nei Licei e 400 ore negli Istituti Tecnici e Professionali con valutazione finale dei risultati in sede di esame di maturità. Si tratta di un primo importante contatto con il mondo del lavoro, che potrà anche servire per operare, con miglior cognizione di causa, le future scelte occupazionali o di studio. Le aziende avranno la possibilità di svolgere un significativo ruolo formativo nei confronti di giovani che potranno in alcuni casi anche inserire nella loro organizzazione e, al tempo stesso, potranno introdurre elementi di innovazione nei processi aziendali grazie all’apporto di un “pensiero giovane”, che nei settori delle nuove tecnologie assume un ruolo fondamentale.
Una sfida ed una opportunità per tutti i giovani aretini. (Fonte: Camera di Commercio di Arezzo)