Sicurezza, "presto la mappatura delle aree critiche di Arezzo"





















“Ci preoccupa l’escalation di furti alla quale stiamo assistendo in questi giorni, a danno di alcuni pubblici esercizi aretini. E ci preoccupano ancora di più le tante segnalazioni che ci arrivano dagli operatori in questi mesi: ci sono zone della città dove, nonostante tutti gli sforzi, sono tornati a regnare spacciatori e piccoli malviventi e il senso di sicurezza si va affievolendo di giorno in giorno. Dobbiamo intervenire subito”. Parla così la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini commentando gli ultimi episodi di furto accaduti ad Arezzo e dintorni.


“L’esempio di piazza Sant’Agostino è sotto gli occhi di tutti: dopo alcuni anni felici, seguiti alla sua ristrutturazione, con i commercianti impegnati a farla diventare la piazza delle famiglie e dei giovani, adesso sta nuovamente scivolando in una zona d’ombra. Le notizie confermano purtroppo la presenza di spacciatori; atti di vandalismo e inciviltà sono diventati all’ordine del giorno”, prosegue la Lapini, che per la Confcommercio nazionale è incaricata a seguire i temi della legalità e della sicurezza.


Oltre a piazza Sant’Agostino, nella “black list” delle segnalazioni dei commercianti aretini ci sono anche piazza Guido Monaco e Campo di Marte, poi via Madonna del Prato e via Vicolo Pietro da Cortona. “Ci segnalano un triste via vai di giovanissimi coinvolti nello spaccio di sostanze stupefacenti, poi atti di vandalismo praticamente puntuali nel fine settimana, a danni dei locali e dei negozi”, racconta Anna Lapini. “Non dimentichiamo che si tratta di zone in pieno centro, dove insistono molte strutture ricettive. In ballo ci sono molte questioni, non solo la sicurezza dei cittadini e di chi lavora, ma anche l’immagine della città e la qualità di vita che possiamo offrire ai turisti”.


“La nostra fiducia nelle forze dell’ordine è piena e totale e apprezziamo anche l’impegno dimostrato dall’Amministrazione Comunale e dalla Polizia Municipale”, sottolinea la presidente Lapini, “sentiamo però con urgenza il bisogno di fare il punto della situazione insieme al Prefetto e alle forze che coordina sul territorio. Mettiamo volentieri a disposizione le informazioni che ci arrivano dai nostri associati per ricomporre una sorta di mappa delle aree critiche in città, sulla base della quale le forse dell’ordine decideranno come intervenire. Una cosa è certa: non possiamo abbassare la guardia ed è anzi di massima importanza che la parte sana della società aretina si mobiliti per fare fronte comune ai fenomeni di illegalità e microcriminalità”.













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