“Così tanti turisti in questo periodo non si erano mai visti”. Da giorni è la frase più in voga tra i commercianti, ristoratori e albergatori aretini che hanno tenuto aperta la propria attività nelle settimane più calde di agosto. Il motivo? L’arrivo ad Arezzo di un gran numero di visitatori italiani e stranieri che si sono riversati nelle strade e nelle piazze alla scoperta delle nostre bellezze e tradizioni.
“I dati parlano di tassi di occupazione altissimi dalla settimana di ferragosto, con punte che vanno dall’85 al 95% - spiega nel dettaglio la responsabile del turismo di Confcommercio Toscana Laura Lodone – i turisti scelgono Arezzo o per viaggi itineranti, dove soggiornano almeno per una notte in città, o per il fenomeno dello stop over, fermandosi quindi per una sosta tra una tappa e l’altra di un percorso. Questo flusso contino durerà anche questa settimana, considerando che nelle strutture alberghiere c’è quasi il tutto esaurito, ma è difficile capire quando si arresterà.
Considerando le tante prenotazioni last minute, c’è da fare un plauso ai nostri albergatori per il grande senso di organizzazione che hanno dimostrato in queste settimane. Il dato più incoraggiante riguarda le tariffe, che non hanno subito particolari ribassi: segno che quella ad Arezzo è una vacanza di valore e i clienti sono disposti a pagare il prezzo pieno di una stanza per il loro soggiorno in città.
Dare una spiegazione a questo afflusso non è semplice, è un anno difficile da leggere, ma di certo senza una adeguata promozione questi numeri non sarebbero mai arrivati. Non è poi da escludere che in questo momento storico si preferisca la città medio piccola rispetto alle più blasonate e gettonate come Roma, Firenze e Venezia”.
“La nostra soddisfazione è palpabile – spiega Anna Lapini, presidente di Confcommercio Toscana e commerciante aretina di lungo corso – da ormai inizio mese si registrano numeri mai visti in questo periodo soprattutto nei bar, ristoranti e gelaterie, ma anche alimentari e botteghe che stanno ancora lavorando a pieno regime, tanto a pranzo quanto a cena. Un dato significativo, inoltre, è la costante presenza di turisti anche la sera dopocena, segno che in tanti rimangono a dormire almeno una notte. Per quanto riguarda il commercio tradizionale abbiamo toccato i valori dello scorso anno.
Questo fenomeno ci deve far riflettere: se vogliamo che Arezzo diventi sempre più una città turistica dobbiamo predisporci all’accoglienza, soprattutto nei periodi estivi e di vacanza. La promozione finalmente sta dando i frutti sperati e non possiamo rimangiarci gli sforzi fatti: è necessario che tutte le attività diano il loro contributo, senza farsi scappare occasioni di guadagno che in questo momento storico, oltretutto, sono una vera boccata di ossigeno per la nostra economia”.
Anche Marcello Comanducci, presidente della Fondazione Arezzo Intour, fa la sua analisi rispetto al “boom turistico” che sta incalzando la città: “Molte persone avevano già previsto il loro viaggio ad Arezzo tra marzo e giugno, ma hanno aspettato una situazione più tranquilla per venirci a trovare. Tanti invece avevano già conosciuto la nostra realtà grazie alla città del Natale e ai Mercatini Tirolesi, anche grazie alla promozione massiccia fatta nei giornali e online che ha avuto il suo peso. Questo è quanto emerso dalle indagini dei nostri punti informazione, presi d’assalto soprattutto in questi giorni.
Non possiamo più parlare di turismo mordi e fuggi – continua Comanducci – ad oggi il mese di agosto è quello con più alte presenze e in questo 2020 rischiamo di battere il record. I motivi sono riconducibili a più fattori: in tanti hanno visto la promozione online fatta da Discover Arezzo, sia quella tradizionale che la campagna Extra Time. Ma è pur vero che c’è una forte tendenza nella ricerca di mete meno conosciute rispetto alle grandi città. La risposta più forte dagli stranieri è arrivata da Olanda, Belgio, Francia, Svizzera e Germania”.