Lo shopping natalizio regge ancora in Valdarno. Lo confermano i dati previsionali della Confcommercio, che stima una spesa pro capite per i regali intorno alle 170-180 euro, in linea con quella degli ultimi due anni.
Le performance migliori si registrano a San Giovanni Valdarno, che si conferma il vero polo attrattivo commerciale della vallata, affari più a rilento invece per Figline e Montevarchi. Ovunque va meglio nel fine settimana, quando gli eventi messi in campo dalle amministrazioni comunali e dalle associazioni locali per animare l’Avvento richiamano più persone in centro, mentre si respira un po’ di fiacca nel resto della settimana.
In generale, il Natale brillante degli acquisti di qualche anno fa è solo un ricordo. Ora i commercianti si accontentano di chiudere l’anno con un pareggio anche se aumenta la quota di chi, forse per scaramanzia, teme un calo nelle vendite dovuto all’aumento dello shopping online e al fatto che qualche consumatore ha anticipato le spese per i regali a novembre, approfittando degli sconti legati al Black Friday: lo pensa addirittura un commerciante su due (il 50%), secondo l’indagine di Confcommercio, mentre per il 40% gli affari dovrebbero mantenersi ai livelli del Natale 2018, e per il 10% potrebbero addirittura migliorare.
“Non è un periodo facile: le famiglie avrebbero anche voglia di spendere per scaldare le feste e trattarsi bene, ma tra crisi economica, incertezze legate alla politica e all’andamento dell’economia, paura del futuro, aumento delle spese fisse, sono diventate sempre più oculate nelle spese”, commenta la responsabile della Confcommercio sangiovannese Laura Cantini, “in più ci si è messo il meteo, con un inverno ancora stranamente caldo, a rallentare le vendite di certi settori. I negozi di moda stanno cominciando solo ora a vendere giubbotti e capispalla, ma già siamo praticamente a ridosso dei saldi. La stagione invernale è diventata cortissima”. La voglia di trascorrere un Natale più sereno facendo doni ai propri cari sembra però non risentire del clima di incertezza che ha invece fatto diminuire i consumi durante l’anno: saranno almeno otto su dieci, quindi, i valdarnesi che acquisteranno qualcosa da mettere sotto l’Albero.
“Tra i regali preferiti si confermano ai primi posti alimentari (soprattutto vini, prodotti tipici del territorio e dolci artigianali della tradizione), giocattoli, abbigliamento e calzature. Seguono poi profumeria, libri ed elettronica di consumo, ma anche bigiotteria e gioielleria di prezzo più contenuto”, spiega la responsabile della Confcommercio montevarchina Roberta Soldani. “L’ufficio studi di Confcommercio nazionale ha previsto che ogni famiglia spenderà nel complesso circa 1.300 euro (1.278) per i consumi natalizi, un dato che calcolato a prezzi costanti genera però un calo effettivo dell'1% rispetto al 2018. Da segnalare la tendenza a consumi più effimeri rispetto al passato: più prodotti per il benessere, viaggi e cene con gli amici”.