Nasce a Capolona il Centro Commerciale Naturale “Vie di Capolona”, l’associazione di imprenditori che, sotto l’egida del Comune e della Confcommercio, avvierà un percorso integrato di animazione, valorizzazione e promozione del centro secondo le regole fissate dal Codice del Commercio, anche avvalendosi dei fondi stanziati appositamente dalla Regione Toscana per i Centri Commerciali Naturali (CCN). Che, di fatto sono strumenti utili a sostenere il commercio di vicinato nei suoi luoghi deputati: particolari vie della città, centri storici o quartieri periferici, là dove la presenza di negozi è tale da creare una vera e propria “gallerie commerciale” a cielo aperto.
Alla firma dell’atto costitutivo erano presenti, oltre naturalmente ad una rappresentanza di imprenditori di Capolona, l’assessore Gianluca Norcini e il responsabile dei progetti speciali per la Confcommercio Marco Poledrini. Contestualmente sono stati eletti i membri del consiglio direttivo: il presidente è Marco Dini, titolare della pizzeria Dini, che sarà affiancato dal vicepresidente Claudio Dalla Noce, titolare della macelleria omonima, e dai colleghi imprenditori Fabio Dini (Macelleria Dini), Fabiana Mazzi (Hair Style For You), Cristina Vicarelli (Cartolandia), Francesca Cioci (Estetica Venus), Alessandro Ferretti (bar Siros’) e Gianni Lappoli (Barbiere Lappoli).
“La costituzione di un CCN a Capolona”, sottolinea l’assessore Gianluca Norcini, “è un passaggio formale importante che consentirà al nostro Comune di partecipare al bando regionale per richiedere contributi finalizzati all’arredo urbano, all’illuminazione e ad altri interventi di natura infrastrutturale nell’ottica di migliorare decoro e accoglienza, sostenendo così la rete commerciale di vicinato. Non solo, finalmente abbiamo avviato un dialogo basato sulla collaborazione e sulla condivisione tra l’amministrazione comunale e tutti i commercianti del territorio.
Un primo passo verso una progettualità che guarda avanti e che mira allo sviluppo sociale ed economico di Capolona”.
“Quello dei CCN è uno strumento valido ed efficace, intanto perché cerca di creare tra gli imprenditori, abituati a lavorare da soli, uno spirito di gruppo utile a mettere insieme energie ed idee per attirare i clienti, come fanno i centri commerciali artificiali”, spiega la vicedirettrice della Confcommercio Catiuscia Fei. “Inoltre, serve a far convergere sul territorio risorse pubbliche per sostenere, direttamente o indirettamente, la rete distributiva tradizionale, che in questi anni è in sofferenza, tra crisi dei consumi e concorrenza dei colossi del commercio. Se dalle nostre città sparissero i piccoli negozi sotto casa si creerebbe un vuoto molto pericoloso. I negozi sono presidi di socialità, legalità e sicurezza. Ecco perché sono un patrimonio comune da salvare”.