“Sarà che il Natale quest’anno cade di lunedì, regalando un altro fine settimana in più per i ritardatari degli acquisti. Sarà perché il week end dell’Immacolata ha deluso le aspettative a causa di freddo e pioggia battente. Sarà perché tra novembre e dicembre anche le famiglie valdarnesi devono sopportare la “mazzata” di Tari, Imu e Tasi, fatto sta che quest’anno ancora lo shopping natalizio non è partito a pieno ritmo qui da noi”, scrivono in una nota le responsabili delle delegazioni valdarnesi di Confcommercio Roberta Soldani per Montevarchi e Laura Cantini per San Giovanni Valdarno.
“Niente di preoccupante, siamo in linea con il Natale 2017, ma a novembre tutti si aspettavano qualcosa di più da queste feste – scrivono le due delegate – invece ancora la maratona degli acquisti non si è aperta in maniera decisa. Molti aspetteranno di sicuro gli ultimi due fine settimana. Dopo il 16 ci saranno anche le tredicesime e quindi più soldi da spendere anche per i regali”.
Alla fine del periodo, i conti dovrebbero mantenersi in linea con quelli dello scorso anno. “Il Ponte dell’Immacolata ha un po’ abbattuto il morale, a dire la verità, ma la tenuta c’è, non si dovrebbero perdere posizioni”.
Per i regali, secondo la Confcommercio lo scontrino medio sarà di 50 euro per i giocattoli dei bambini, fino a 30 per quelli di più piccola entità (libri, profumi, gadget e simili), fino a 100 e oltre per i regali più impegnativi.
Anche in Valdarno, a non conoscere crisi è il settore alimentare: “i valdarnesi amano le cose genuine e per le feste si tratteranno bene, mettendo in tavola prodotti della tradizione, dai tortellini in brodo a capponi o anatre farcite fino ai dolci natalizi. Sono tornati in auge anche i cesti regalo con tante specialità da mangiare. Per diversi anni erano un po’ scomparsi dall’orizzonte, ma da qualche anno a questa parte sono tornati ad essere molto apprezzati. La spesa? Si va dalle 25-30 per una confezione più piccola fino alle 70-100 di quelle di lusso”.