Cambio al vertice degli ambulanti toscani: l’aretino Rodolfo Raffaelli è stato eletto nuovo presidente della FIVA-Confcommercio Toscana. 59 anni, terza generazione di una famiglia di venditori su area pubblica e da quasi 15 anni presidente della Fiva-Confcommercio di Arezzo, Raffaelli riceve il testimone dal livornese Attilio Camposano, che lascia la carica regionale dopo tre mandati.
Insieme a lui siederanno nel consiglio direttivo dell’associazione di categoria toscana anche Massimiliano Carrara (Lucca), Stefano Castellani (Prato), Galileo Grossi (Massa Carrara), Giovanni Labate (Firenze), Marco Lomi (Pistoia), Agostino Ottaviani (Grosseto), Franco Palermo (Pisa), oltre al past president Attilio Camposano (Livorno).
“Esprimo i più sentiti ringraziamenti all’amico e collega Attilio per l’impegno profuso a favore della categoria, che in questi anni sta attraversando una fase decisiva di cambiamento”, dice il neoeletto presidente di Fiva Confcommercio Toscana Rodolfo Raffaelli.
Il riferimento è alla questione della direttiva Bolkestein, che tiene gli operatori con il fiato in sospeso sul futuro delle concessioni dei posteggi nelle fiere e nei mercati. “Sono convinto che serva un grande lavoro di coordinamento di tutti i territori e delle relative organizzazioni”, sottolinea Raffaelli, “per questo il nuovo corso della Fiva-Confcommercio Toscana sarà caratterizzato dall’impegno a raccordare in maniera diretta e decisa le politiche sul territorio delle varie Fiva provinciali in stretto raccordo con Fiva regionale e nazionale. Perché uniti si vince, mentre da soli non si va da nessuna parte”.
“Abbiamo allo studio iniziative importanti, concordate con la Federazione nazionale, per far sentire forte e chiara la voce degli ambulanti, che continuano a dire un no forte e chiaro all’applicazione della Bolkestein, che sta mettendo a rischio l'attività di ben 200mila imprese italiane, 14mila in Toscana, ma anche un sì deciso alla difesa di quell’”Intesa” che le federazioni nazionali degli ambulanti avevano ottenuto e che garantiva la messa in sicurezza per 12 anni, rinnovabili in altri 12, delle attuali licenze”, prosegue Raffaelli, “basta ai rimpalli di competenze e al caos procedurale che penalizza le nostre imprese, non possiamo continuare a vivere in questo clima di insicurezza e confusione. Al Governo chiediamo con forza un decreto legge che sancisca una volta per tutte l'uscita dalla direttiva Bolkenstein degli ambulanti. Se la direttiva europea venisse applicata in tutte le sue declinazioni non avremmo più certezze: tutti i bandi per il rinnovo delle concessioni dei posteggi nelle fiere e nei mercati verrebbero rimessi in gioco, azzerando di colpo ogni differenza tra imprese, a partire dai valori dell'esperienza, della professionalità, della serietà. Di certo ne risentirebbe anche la qualità dei nostri mercati".