"Non colpiamo le imprese che lavorano nella legalità"





















In merito all’ordinanza del Comune di Arezzo sulla sicurezza urbana, che dovrà entrare in vigore dopo l’approvazione del prefetto, Catiuscia Fei espone le sue perplessità.


“Esiste un problema di presidio e controllo del territorio che certamente ha assunto, negli ultimi tempi, una grave attualità – spiega il vice direttore di Confcommercio Arezzo - e comprendiamo pertanto l’esigenza di “fare” qualcosa. Non comprendiamo però il ricorso ancora una volta a provvedimenti di generico stampo proibizionista, dubbiosi su che tipo di contributo potrebbero dare alla soluzione del problema: impedire alla gente per bene di Arezzo e ai turisti di consumare un drink la sera e, soprattutto, impedire agli operatori corretti di fare il loro lavoro credo che non sposterà di una virgola i termini del grave problema.  


Come associazione siamo disponibili a dare tutto il contributo possibile purché si evitino decisioni demagogiche e di pancia che non hanno mai rappresentato nessuna prospettiva. Per prevenire comportamenti illegali si rischia così di colpire le imprese che lavorano nella legalità. Regole precise sulla somministrazione, infatti, esistono già ma non vengono o non si riesce a farle rispettare, per questo il tema dei controlli è centrale: imporre le leggi è inutile se poi non si fanno le dovute verifiche. Attenzione poi a non confondere la movida con gli atti incresciosi che hanno recentemente colpito alcune zone della città – conclude Catiuscia Fei – fare di tutta l’erba un fascio sarebbe un errore imperdonabile”.













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