Arezzo, 3 luglio 2017 - Ottimo esordio anche in provincia di Arezzo per i saldi estivi 2017, che si sono aperti ufficialmente lo scorso sabato 1° luglio. Lo conferma il presidente provinciale di Federmoda-Confcommercio Paolo Mantovani: “l’affluenza nei negozi in questo primo fine settimana è stata piuttosto alta sia nel capoluogo sia nei centri più piccoli. È la prova evidente di quanto i saldi fossero attesi dai consumatori”.
A livello regionale, circa il 60% degli operatori segnala un aumento dell’incasso fino al 30% in più rispetto al primo week end dei saldi estivi 2016, con uno scontrino medio intorno alle 100 euro. Gli altri, invece, lamentano un avvio più lento. “Qui da noi, in generale, la partenza delle vendite di fine stagione è stata brillante. Speriamo che l’entusiasmo della gente non si fermi subito ma prosegua almeno per altre due settimane. Poi ci sarà il solito calo fisiologico”, spiega Mantovani.
Per quanto riguarda il cliente tipo dei saldi “ha un’età compresa fra i 30 e i 40 anni, è donna nel 60% dei casi, è molto informato e deciso sui prodotti da acquistare”, dice il presidente della Federmoda Confcommercio aretina Mantovani tracciandone l’identikit. “Tra gli articoli più venduti si confermano ancora quelli di utilizzo quotidiano, che sono andati per la maggiore anche durante la stagione normale: tshirt, pantaloni e abiti leggeri, poi gli accessori. Pochi pezzi pratici e non impegnativi, da mettere in ufficio come a scuola o in vacanza, nel segno della comodità”. Pochissime, per ora, le vendite di capi super eleganti, da indossare una tantum.
“I saldi”, interviene il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “sono un’ottima opportunità per accedere anche a capi griffati che normalmente sarebbero fuori budget e che invece ora diventano più alla portata di tutti, grazie a ribassi fino al 50% sul prezzo normale. E poi si possono mettere a segno affari addirittura straordinari guardando tra i capi delle stagioni passate, scontati fino al 70% negli angoli “outlet” che ormai ogni negozio ha. In questi casi, il negoziante non recupera neppure i costi, ma anziché dare le giacenze di magazzino agli stockisti – che comunque le pagherebbero pochissimo – preferisce fare una sorta di regalo ai propri clienti” Il consiglio: “rivolgersi ai negozianti di fiducia, quelli dove tutto l’anno si possono trovare prodotti di qualità selezionati, con tutte le garanzie del caso”.