“Si poteva fare di più, ma il documento approvato oggi dal Comune di Arezzo resta comunque un atto importante che riporta equilibrio nel settore della somministrazione parallela. Adesso si dovrà porre la massima attenzione ai controlli per verificare che tutti rispettino le regole”. La vicedirettrice della Confcommercio aretina Catiuscia Fei commenta così l’approvazione del nuovo regolamento sulle sagre, passato al vaglio del consiglio comunale dopo alcune modifiche che ne hanno “ammorbidito” un po’ la prima stesura proposta dalla Giunta Ghinelli.
Tra le nuove disposizioni, la durata massima di 8 giorni (anzichè 12 come prima) frazionabili in soli due periodi per ogni sagra; il numero massimo di 16 sagre ammesse all'anno in territorio comunale, per un totale non superiore ai 128 giorni. La sagranon può promuovere iniziative sportive o sociali ma semmai raccogliere fondi per le stesse. Il menù, strutturato intorno ad un prodotto tipico, deve essere presentato insieme alle altre autorizzazioni anche per concordare eventuali inserimenti di piatti diversi a corollario dle prodotto tipico.
“Ringraziamo la Giunta per aver ascoltato le nostre istanze e per aver ben compreso la necessità di porre un freno a certi eccessi. Sono anni che ci battiamo su questo punto e ci fa piacere che la nuova Amministrazione in soli sei mesi di confronto serrato sia arrivata ad una soluzione soddisfacente. Le sagre hanno una fisionomia ben definita ed una utilità sociale che non abbiamo mai pensato di mettere in discussione. Ma proprio per questo nessuno può usarle per mettersi in competizione con le imprese della ristorazione, che restano le uniche a creare vera occupazione e ricchezza sul territorio. La somministrazione parallela deve avere degli argini per non trasformarsi in abusivismo mascherato e fare concorrenza sleale a chi fa della ristorazione un mestiere. Con questo regolamento si individuano buoni criteri per distinguere e valorizzare solo le vere sagre”.
“Ora lavoriamo perché i controlli siano efficaci e puntuali”, prosegue la vicedirettrice della Confcommercio, “a tal fine, rilanciamo l’idea di una task force sulle sagre di cui facciano parte il Comune, la Asl, l’Ispettorato del Lavoro, ma anche la Guardia di Finanza e tutti gli altri organi competenti in materia di controlli e sanzioni. Servirà a monitorare la situazione perché non sfugga nuovamente di mano, ad assicurare il rispetto delle regole e, soprattutto, a garantire la tutela della salute dei consumatori. Le sagre devono essere controllabili e controllate esattamente come lo sono le mense e i pubblici esercizi. Non esiste timore per chi è in regola”.
Confcommercio si impegnerà adesso “per stimolare tutte le Amministrazioni Comunali della provincia a seguire l’esempio del capoluogo mettendo mano ai regolamenti che disciplinano la somministrazione parallela. Lo avevamo già richiesto nel giugno 2015 con una specifica missiva ai Sindaci”, conclude Catiuscia Fei.