Saldi, partenza calma





















La prima giornata di saldi è partita con calma in provincia di Arezzo. Anche nel capoluogo, la coincidenza del 5 gennaio con un giorno che non per tutti è di ferie ha rallentato lo sprint dell’inizio.


“L’interesse per i saldi è altissimo, ma stamattina in negozio abbiamo ricevuto più telefonate che clienti. Ci chiedono se saremo aperti per l’Epifania, stanno programmando la giornata di festa e vogliono sapere se vale la pena inserire lo shopping nella lista delle cose da fare”, commenta a caldo Paolo Mantovani, presidente provinciale di Federmoda Confcommercio.


“La mattina si è aperta tranquilla, nel pomeriggio ci sarà di sicuro più gente, ma la vera affluenza ce la aspettiamo nei prossimi giorni”, prosegue Mantovani.


Secondo la Confcommercio, i clienti delle prime ore sono classificabili come i più esperti in fatto di saldi. “Sanno cosa vogliono, entrano con richieste precise”, dice Mantovani. “Molti cercano capispalla, giubbotti, insomma quei capi che finora non avevano acquistato perché il grande freddo non si era mai sentito. Adesso, tra temperature più basse e richiamo degli sconti, la necessità dell’acquisto si fa sentire di più”.


Vale così anche per le calzature. “La stagione normale è stata piuttosto deludente, a Natale ci siamo mantenuti ai livelli dello scorso anno ma dai saldi ci aspettiamo qualcosa di più”, dicono dal negozio Bidini Calzature di via Guido Monaco ad Arezzo, “l’avvio è stato un po’ fiacco ma succede sempre quando la data di apertura dei saldi non coincide con il sabato. Vedremo nei prossimi giorni. Certo che i saldi così anticipati compromettono un po’ gli affari natalizi, a chi come noi non vende articoli da regalo”.


La media degli sconti è partita già alta, dal 30 al 50%, per cui i consumatori hanno molte occasioni per fare buoni affari. A patto, però, di cercare di negozio in negozio e, qualche volta, di accontentarsi. Se infatti qualche operatore ha ancora scorte a sufficienza per esaudire tutte, o quasi, le richieste dei clienti in materia di taglie, modelli e colori, altri hanno quasi terminato i prodotti di stagione. “Il mio è un mercato di nicchia”, dice ad esempio Maria Carta del negozio Aereonautica Militare di Arezzo, “vendo capi che hanno estimatori fedeli e cerco di fare prezzi giusti tutto l’anno. Così, la stagione è andata bene e ora ho giusto qualche rimanenza, oltre alle novità della primavera che qualcuno sta già acquistando”.


Ad incidere positivamente sulle vendite di fine stagione potrebbe essere anche la presenza di turisti. “Qualcuno in giro si vede ancora, sia in città sia nei centri principali delle vallate, ma dopo la Befana la loro presenza si farà più rarefatta almeno nei prossimi due mesi”, dicono dalla Confcommercio. Così, se sui saldi estivi i turisti hanno spesso l’ultima parola almeno nelle città più grandi, a decretare le sorti dei saldi invernali 2016 saranno forse solo i residenti della provincia.













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