Con la conversione in legge del decreto “Green Pass sul lavoro” sono cambiate alcune regolePer informazioni, contattare la Confcommercio di Arezzo al numero di telefono 0575 350755 (dott.ssa Laura Lodone), email: laura.lodone@confcommercio.ar.it.
Con la legge di conversione 19 novembre 2021, n. 165 sono state introdotte diverse novità in materia di certificazione verde Covid 19 nei luoghi di lavoro, che modificano in parte le disposizioni contenute nel decreto c.d. “Green Pass sul lavoro” anche alla luce delle problematiche sorte in occasione dei primi due mesi di vigenza dell’obbligo.
Tra le novità si segnalano in particolare le seguenti:
- l’obbligo di green pass per l’accesso nei luoghi di lavoro si applica anche ai soggetti che svolgono attività di formazione in qualità di discenti;
- per i lavoratori in somministrazione la verifica del rispetto delle prescrizioni compete all'utilizzatore ed è onere del somministratore informare i lavoratori circa la sussistenza delle predette prescrizioni;
- nelle imprese con meno di quindici dipendenti, dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata per mancato possesso del green pass, il datore di lavoro può sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni lavorativi fino al 31 dicembre 2021 senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del posto di lavoro per il lavoratore sospeso.
- Per i lavoratori dipendenti la scadenza della validità della certificazione verde Covid-19 in corso di prestazione lavorativa non dà luogo alle sanzioni previste. Nei casi in cui la validità della certificazione scadesse in corso di prestazione lavorativa, la permanenza del lavoratore sul luogo di lavoro è consentita esclusivamente per il tempo necessario a portare a termine il turno di lavoro.
- Per garantire il più elevato livello di copertura vaccinale e al fine di proteggere, in modo specifico, i soggetti a rischio, fino alla data di cessazione dello stato di emergenza i datori di lavoro possono promuovere campagne di informazione e sensibilizzazione sulla necessità e sull'importanza della vaccinazione antiSARS-CoV-2. Per tali finalità i datori di lavoro si avvalgono del medico competente.
La legge introduce poi un’altra novità, con una finalità pratica: semplificare e razionalizzare le verifiche sul possesso del green pass, prevedendo la possibilità che i lavoratori chiedano al proprio datore di lavoro di consegnare una copia del green pass per essere esonerati dal controllo quotidiano fino alla sua scadenza. Tuttavia, la conservazione di dati sensibili, come quelli relativi al green pass e alla salute del lavoratore, si pone in netto contrasto con la legge sulla Privacy vigente a livello europeo e nazionale.
Sconsigliamo quindi vivamente agli imprenditori associati di applicare questa norma, che seppure possa sembrare di buon senso in realtà apre a troppi problemi di natura legale.
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