Il disagio dei commercianti penalizzati dal cantiere. Ne parla il delegato dell'area aretina di Confcommercio Cristiano Beligni
“I nostri timori sui tempi lunghi dei lavori in via Fiorentina si stanno purtroppo avverando. È sotto gli occhi di tutti che il cantiere è aperto, ma non è operativo. Non si vede nessuno. Se continua di questo passo, ci vorranno altro che 31 giorni!”. A raccogliere la preoccupazione è Cristiano Beligni, delegato dell’area aretina per Confcommercio. “In compenso, i disagi causati dal blocco della strada in direzione città si sono fatti vedere subito. Per esempio, da metà pomeriggio la coda di auto che rientra dal centro città aumenta e tante persone evitano di fermarsi nei negozi della via per paura di non riuscire a rientrare nel traffico. Poi c’è chi preferisce cambiare percorsi e tornerà in via Fiorentina solo a cantiere chiuso. Ce lo hanno segnalato in diversi, tra negozianti e baristi. Per loro la perdita di clienti è tangibile e proietta un’ombra lunga anche sulle festività natalizie, che di fatto si apriranno fra un paio di settimane”. Ad esprimere preoccupazione è anche Gianni Fabbrini, titolare dell’hotel Minerva: “devo dare percorsi alternativi a quanti hanno prenotato nella mia struttura. E se per i turisti del fine settimana o delle gite cambia poco, per i convegnisti, che hanno a che fare sempre con tanti impegni e tempo contato, è invece un disagio. I lavori in via Fiorentina sono necessari e auspicati, noi eravamo pronti a sopportarne ogni disagio, ma il calendario scelto dall’Amministrazione è davvero sbagliato perché intacca un periodo troppo importante dal punto di vista turistico e commerciale”. A questo punto, la richiesta è di far slittare i lavori: “si potrebbero rimandare almeno a gennaio, dopo l’Epifania”, dice Cristiano Beligni, “ma di certo l’estate sarebbe stato il momento migliore per mettere mano al cantiere”.