Firmato l’accordo di solidarietà per devolvere volontariamente il compenso di un’ora di lavoro agli alluvionati dei 62 Comuni colpiti dall’emergenza maltempo. Confcommercio Toscana tra i firmatari insieme alla Regione Toscana, alle altre categorie economiche e ai sindacati dei lavoratori
Un’ora di lavoro per gli alluvionati. La possono devolvere i lavoratori della Toscana, e le loro imprese, per sostenere quanti sono stati danneggiati dal maltempo del 2 e 3 novembre scorso.
L’accordo per questa azione di solidarietà è stato siglato il 15 novembre a Firenze, nella sede della Regione Toscana alla presidenza del presidente Eugenio Giani, che è anche commissario per l’emergenza.
A siglare l‘intesa anche Confcommercio Toscana, presente con il presidente Aldo Cursano e il direttore Franco Marinoni, poi le altre categorie economiche e i sindacati dei lavoratori, oltre ai rappresentanti di Anci e Upi Toscana (ovvero Comuni e Province).
Come funziona l’accordo
L’iniziativa si fonda sull’adesione volontaria e prevede che liberamente lavoratrici e lavoratori possano scegliere di devolvere al fondo di intervento per la popolazione toscana un’ora del loro lavoro. Altrettanto liberamente le aziende potranno aggiungere, di tasca propria, altrettanto.
Possono aderire non solo i lavoratori del settore privato ma anche quelli del pubblico: l’accordo è esteso infatti ai dipendenti di Regione Toscana, Anci, Upi e Cispel, ovvero il consorzio delle società partecipate dei servizi pubblici.
Le parti sociali hanno concordato di raccogliere i fondi tramite il
conto corrente Iban IT71B0503411701000000003341 intestato a Regione Toscana, causale Emergenza alluvione, già attivato dall’ente nell’ambito della campagna “Aiutiamo la Toscana”.
Come saranno utilizzati i fondi
“Decideremo tutti insieme come utilizzare questi fondi – ha spiegato il presidente della Toscana e commissario per l’emergenza, Eugenio Giani – Certo non serviranno per le somme urgenze: a quelle provvederemo con gli investimenti pubblici. Queste risorse saranno invece destinate al supporto e al sostegno a famiglie ed imprese”.
Hanno apposto la firma – oltre a Regione, Anci Toscana, Upi Toscana e Cispel – le associazioni regionali di Confcommercio, Confindustria, Confapi, Casa Artigiani, Confartigianato, Cna, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Associazione generale cooperative italiane, Confcooperative, Legacoop e Confesercenti, assieme ai sindacati toscani di Cgil, Cisl e Uil.
62 i comuni colpiti
Sessantadue i comuni delle cinque province inserite nella dichiarazione di emergenza (ovvero Firenze, Prato, Pistoia, Pisa e Livorno) che hanno avuto i maggiori danni. Il loro elenco è allegato all'
ordinanza regionale firmata il 15 novembre 2023. Potrebbero aggiungersi anche alcune aree della provincia di Massa Carrara.