Confcommercio rafforza la propria presenza in Valtiberina con l’apertura di un nuovo recapito a Badia Tedalda. Un presidio pensato per garantire un servizio sempre più capillare e vicino agli imprenditori locali, anche nelle zone più distanti dai centri principali.
A partire da giugno 2025, infatti, un tecnico dell’associazione di categoria sarà a disposizione degli imprenditori associati il primo e il terzo martedì del mese, nella fascia oraria 9:00 – 13:00, presso l’Ufficio turistico della Pro Loco di Badia Tedalda, in via Alpe della Luna 4.
Una scelta strategica e simbolica, che sottolinea la volontà di Confcommercio Firenze-Arezzo di non lasciare indietro nessun territorio, consolidando una rete di prossimità al fianco di imprese, negozi e professionisti anche nei contesti montani e rurali.
“Vogliamo essere concretamente vicini ai nostri associati, offrendo loro supporto, consulenza e assistenza amministrativa direttamente sul territorio – spiega Massimiliano Micelli, responsabile della delegazione Confcommercio Valtiberina – Per noi è un passo importante, che testimonia l’attenzione verso le esigenze delle aree interne, spesso trascurate ma ricchissime di valore umano ed economico”.
Il nuovo recapito di Confcommercio sarà un riferimento operativo per tutte le attività associate che operano nei comuni di Badia Tedalda, Sestino e aree limitrofe, offrendo orientamento su pratiche fiscali, sicurezza sul lavoro, formazione, bandi e opportunità per lo sviluppo.
“Parliamo di due piccoli comuni – ciascuno con circa mille abitanti – ma con una sorprendente vitalità imprenditoriale”, sottolinea Massimiliano Micelli.
A Badia Tedalda si contano ben 151 imprese su 963 residenti: 60 nel settore agricolo e zootecnico, 10 attive nel turismo tra bar, ristoranti e strutture ricettive, 13 nel commercio, 5 nella cura della persona e le restanti distribuite tra artigianato, edilizia e servizi. A Sestino i dati confermano un tessuto economico altrettanto dinamico, composto da 176 imprese attive su 1.386 residenti. A fare la parte del leone resta il comparto agricolo con 78 unità, il resto è suddiviso fra terziario (14 aziende del commercio, 8 del turismo, 4 di cura e benessere), servizi e artigianato.
“Fare impresa in montagna comporta sfide aggiuntive, logistiche e infrastrutturali, che richiedono determinazione e spirito di adattamento. Ma chi sceglie di vivere e investire in Alta Valtiberina ama profondamente questa terra ed è disposto a fare qualche sacrificio pur di rimanere e garantire servizi e prodotti di qualità anche quassù”, conclude Micelli.
