Montevarchi, la pasticceria Gelé festeggia il centenario





















Spegne cento candeline la pasticceria Gelè di Montevarchi, ormai un’istituzione in Valdarno. L’attività, gestita oggi dall’imprenditrice Lucia Lombardi e dalla sua famiglia, fu aperta infatti nel 1919 come caffè e sala biliardo dai suoi nonni Geremia ed Eugenia Capponcini, negli stessi locali di via Roma 104 dove si trova oggi.


Ad essere diversa era l’insegna: Bar Moderno, denominazione poi trasformata nel 1963 in Pasticceria Gelè, in omaggio allo “zuccotto Gelè”, specialità che andava per la maggiore in quel periodo. Ma in omaggio soprattutto al fondatore, Geremia detto “Gerè” e poi Gelè, per effetto del parlato locale che aveva piano piano trasformato la “r” in una “l”.


Ma se il nome dell’azienda è cambiato, a non cambiare mai in tutti questi anni è stata la qualità dei suoi prodotti e del servizio, tale da farle meritare l’inserimento nella guida dei migliori bar d'Italia a cura del Gambero Rosso.


Dopo i fondatori Geremia ed Eugenia Capponcini, dietro il bancone si sono passati il testimone gli zii di Lucia, Riccardo e Tina Capponcini, poi Lucia con il marito Massimo Ciullini, che oggi sono affiancati dai figli Mirko e Marco e dalla nuora Lidia, quarta generazione aziendale. Un team affiatato destinato a fare ancora tanta strada insieme.


“Facciamo i complimenti a Lucia e alla sua famiglia per il loro straordinario esempio di continuità aziendale, purtroppo raro in un mercato sempre più difficile come quello attuale”, sottolinea la presidente di Confcommercio Toscana Anna Lapini. “L’azienda ha saputo affrontare con intelligenza i vari passaggi generazionali mantenendo alto il suo nome e diventando un prezioso valore aggiunto per l’economia e la storia del Valdarno”, aggiunge la presidente della delegazione montevarchina di Confcommercio Federica Vannelli, “il suo secolo di vita deve essere motivo di orgoglio per tutta la rete imprenditoriale valdarnese”.


Domenica 20 ottobre alle ore 17 la Pasticceria Gelè festeggerà il traguardo dei cento anni con un evento aperto a tutti i montevarchini, per ringraziarli della fiducia e dell’affetto lunghi un secolo.













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