"Ictus, pochi minuti valgono una vita", si apre in Toscana un ciclo di incontri informativi rivolti al pubblico





















Ogni anno in Toscana circa diecimila persone sono colpite da ictus cerebrale, ma ancora di ictus si parla poco e male. Eppure, basterebbe essere in grado di capirne i primi segnali per riuscire ad evitare il peggio salvando la vita a chi ne è colpito, ma anche riducendo al massimo gli eventuali danni fisici.


È proprio per aumentare questa consapevolezza che la Fondazione Confcommercio Toscana Onlus organizza un ciclo di incontri informativi aperti a tutta la cittadinanza dal titolo “ICTUS: pochi minuti valgono una vita”, con il patrocinio della Regione Toscana in collaborazione con la sezione toscana dell’Associazione A.L.I.Ce. (Associazione per la Lotta all’Ictus Cerebrale), la Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, la sezione toscana di Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) e il Comitato regionale della Croce Rossa.


Il primo appuntamento è per martedì 1° ottobre alle ore 15.30 a Lucca, all’interno del Palazzo Ducale, il secondo giovedì 17 ottobre alle ore 15 ad Arezzo nella sede della Confcommercio (in via XXV Aprile 12) e il terzo ed ultimo martedì 29 ottobre 2019 alle ore 10, in concomitanza con la Giornata Mondiale contro l’Ictus cerebrale, a Firenze nella sede della Nazione di viale Giovine Italia.


Il titolo dei tre incontri, presentati oggi (24 settembre 2019) in conferenza stampa a Firenze in Palazzo Strozzi Sacrati, è mutuato dall’omonima campagna istituzionale realizzata dalla Regione Toscana, che sarà illustrata ogni volta in apertura dall’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi. “Il nostro obiettivo è assicurare alle persone a rischio la migliore prevenzione, la tempestività degli interventi di soccorso, le cure più moderne ed efficaci”, ha spiegato l’assessore Stefania Saccardi durante la conferenza stampa, alla quale hanno partecipato anche il presidente della Fondazione Confcommercio Toscana Onlus Antonio Fanucchi e il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni, “in Toscana esiste una forte e coordinata operatività, la Rete Ictus. Per le patologie per le quali il tempo è un fattore determinante, come appunto ictus, infarti, grandi traumi, la Regione Toscana ha istituito da oltre due anni le Reti cliniche, che hanno proprio l'obiettivo di migliorare qualità e sicurezza delle cure: intervenire in tempi brevi può essere determinante per salvare la vita dei pazienti e scongiurare gravi conseguenze. Il percorso inizia al momento del riconoscimento dei sintomi e della chiamata al 118. Questo è il punto di partenza cruciale su cui si fonda la campagna della Regione Toscana, alla quale ora si unisce l’iniziativa della Fondazione Confcommercio Toscana Onlus”.


Se è vero che in certi casi l’ictus non si può evitare, è vero anche che si può fare molto per combatterlo e ridurne l’impatto”, ha detto il presidente della Onlus di Confcommercio Toscana Antonio Fanucchi, “sapere di cosa si tratta e imparare a riconoscerne i sintomi è molto importante: ecco perché la nostra Fondazione ha deciso di lanciare questa iniziativa sul territorio regionale, affiancando il già ottimo lavoro di informazione ai cittadini portato avanti dalla Regione Toscana e dalle aziende Usl locali”.


“Attraverso la Fondazione Confcommercio Toscana Onlus, nata nel 2007, la nostra associazione di categoria riesce a promuovere iniziative solidali e benefiche che, come questa sull’ictus, vanno a vantaggio di tutta la collettività, non solo del mondo imprenditoriale”, ha ricordato il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni.


In ognuno dei tre incontri si alterneranno al microfono alcuni esperti delle locali aziende sanitarie e delle centrali operative del 118, che spiegheranno anche le procedure di emergenza da attivare per aiutare una persona colpita da ictus in casa, al lavoro o per strada. I primi minuti sono infatti essenziali per evitare il peggio.


“Se la gestione della fase acuta della malattia può contare su una rete di supporti molto efficiente, la fase della riabilitazione dei malati e del sostegno alle famiglie è ancora da definire bene nelle linee guida e nei contenuti”, commenta il presidente dell’associazione A.L.I.Ce. Toscana Onlus Alessandro Viviani, partner dell’iniziativa. “Ed è proprio su questo fronte che è impegnata la nostra associazione, anche perché la problematica si fa sempre più urgente da risolvere”. Nei tre incontri Viviani presenterà le attività di sostegno a disposizione delle persone colpite da ictus invalidante e delle loro famiglie. Tra le testimonianze di eccellenza, quella del Coro degli Afasici di Firenze, del quale fanno parte persone alle quali l’ictus ha purtroppo compromesso la possibilità di parlare, ma non quella di cantare.


Saranno presenti alle tre giornate anche la presidente del Comitato regionale Inps per la Toscana Franca Petrà e il direttore Inps Toscana Marco Ghersevich, che sottolineeranno i costi sociali dell’ictus. Fra i testimonial il giornalista Stefano Aurighi, che sarà ospite dell’appuntamento fiorentino del 29 ottobre e racconterà la storia, per fortuna di felice esito, di sua moglie Ilaria, colpita da ictus nel 2014. A moderare i dibattiti saranno a Lucca i giornalisti Luca Cinotti (Il Tirreno) e Cristiano Consorti (La Nazione), ad Arezzo la responsabile della comunicazione dell’Azienda Usl Toscana Sud Est Marzia Sandroni ed infine a Firenze il direttore della Nazione Agnese Pini.


 


Qualche numero sull’ictus


L'ictus cerebrale è una patologia grave, di alta incidenza e prevalenza, ma è anche tra le più prevenibili e curabili. Colpisce ogni anno 16 milioni di persone nel mondo, 200.000 solo in Italia. Ogni anno in Toscana circa 10.000 persone sono colpite da ictus; e circa 50.000 persone sono sopravvissute a un ictus. Ogni anno un medico di famiglia assiste dai 4 ai 7 pazienti colpiti da ictus e deve seguirne almeno 20 sopravvissuti.


La spesa annuale per l'assistenza all'ictus cerebrale in Italia è stimata intorno ai 3,5 miliardi di euro. L'invalidità permanente di una persona che supera la fase acuta dell'ictus determina negli anni successivi una spesa media di circa 100.00 euro.


Il ritardo con cui paziente o familiari contattano il 118 è il principale responsabile della bassa percentuale di pazienti trattati (in Toscana circa il 14%).


Se tutti i pazienti con ictus acuto venissero ricoverati in Stroke unit, ogni anno in Toscana si eviterebbero 800-1.400 morti o disabili gravi (con un risparmio valutabile in circa 15 milioni l'anno) e 300-500 ricoveri in istituto (con un risparmio valutabile in 4,5-7,5 milioni l'anno).


Fondamentale è imparare a riconoscere i sintomi, per noi e per chi ci sta intorno, a casa, al lavoro, per strada: per poter reagire in tempo, chiamare immediatamente il 118 e arrivare subito in ospedale.













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