Crisi E45, al lavoro il tavolo regionale per il ristoro dei danni subiti dalle aziende





















Positivo l'incontro di martedì 12 febbraio a Pieve Santo Stefano sul tema dei danni alle imprese derivanti dalla chiusura della E45. Il giudizio è stato espresso da Confcommercio, Confartigianato, Cna, Confesercenti e Confindustria che hanno fortemente voluto la creazione di questo tavolo con la Regione Toscana e gli Enti Locali per fornire ossigeno immediato in termini economici alle aziende della Valtiberina Toscana messe in ginocchio dalla chiusura dell'arteria.


La riunione è stata la prima dopo l'incontro di sabato 9 febbraio con il presidente della Regione Enrico Rossi - alla quale erano peraltro presenti ConfcommercioCNA, Confartigianato, Confesercenti e Confindustria - ed ha visto la presenza, oltre che dei rappresentanti della categorie economiche, dei sindaci della zona, di una delegazione della Provincia di Arezzo e dei tecnici della Regione Toscana. Un'altra riunione, la seconda del tavolo appena avviato, è in programma per la prossima settimana nella sede della Regione a Firenze.


L'obiettivo è quello di definire quanto prima i criteri per un ristoro economico immediato per le aziende, anche sull'esempio di quanto già avvenuto sull'altro versante ad opera della Regione Emilia Romagna ed in attesa della proclamazione dello Stato di emergenza Nazionale con i relativi stanziamenti economici.


Le categorie economiche hanno chiesto che i criteri che verranno definiti per l'accesso ai finanziamenti siano il più possibile simili a quelli adottati dal Governo per i decreti emanati su Genova in seguito al crollo del Ponte Morandi.


Questo criterio consentirebbe peraltro di accelerare i tempi anche per un intervento statale nel caso in cui non fosse sufficiente il solo intervento della Regione Toscana che si è detta disponibile se le somme necessarie saranno sostenibili dal suo bilancio.


Il giudizio delle categorie economiche al termine dell'incontro è stato positivo, ma la richiesta che viene ripetuta con forza è quella di accelerare i tempi il più possibile. L'obiettivo infatti è quello di fare avere alle aziende interessate in tempi brevissimi un ristoro economico per fronteggiare la crisi indotta dalla chiusura della E45.













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