Manifestazione E45, Confcommercio presente





















Ci sarà anche una delegazione di Confcommercio Arezzo sabato 16 febbraio sulla E45, a sostegno del tessuto socio economico della zona colpita dalla chiusura del viadotto Puleto. I vertici dell’associazione di via XXV Aprile hanno accolto con grande favore la richiesta del sindaco di Sansepolcro Mauro Cornioli di partecipare, con la propria rappresentanza, alla manifestazione “Difendiamo uniti il nostro futuro”, che si terrà presso l’area di servizio “Canili” di Verghereto alle ore 11.30 allo scopo di sollecitare la dichiarazione di stato d’emergenza al Governo. Confcommercio sfilerà insieme alle altre categorie economiche della provincia, all’Unione Montana dei Comuni della Valtiberina Toscana, ai Comuni dell’Alto Tevere Umbro, all’Unione dei Comuni Valle del Savio e ai sindacati provinciali CGIL, CISL e UIL.

 

Sulla vicenda Confcommercio rimarca la necessità di un intervento immediato e deciso: "Benvenga l'apertura della E45 al traffico leggero – commenta il responsabile di delegazione valtiberina Massimiliano Micelli - ma chiediamo che venga predisposta l'apertura totale a tutti i mezzi, l'unica che possa sbloccare davvero la situazione di stallo in cui vive la nostra vallata. Al Governo, poi, chiediamo misure concrete di sostegno alle imprese, che in queste settimane stanno vivendo un vero incubo. L'economia locale ha subito un contraccolpo fortissimo, così come l'immagine della Valtiberina. Dovremo lavorare moltissimo per recuperare quanto perduto. è davvero triste che i ritardi infrastrutturali del nostro Paese, indietro di almeno 40 anni rispetto al resto dell'Europa, debbano ricadere sulla pelle delle aziende e dei lavoratori”.

 

La convocazione di un incontro col ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio, per la delegazione che manifesterà nell’area di Verghereto, è considerata condizione necessaria per affrontare una situazione ormai al limite, tanto che le Regioni dell’Emilia-Romagna, Toscana ed Umbria hanno decretato lo stato di crisi regionale ed hanno avanzato al Governo la dichiarazione di stato di crisi nazionale.

 

La situazione nelle aree tosco-romagnole sta degenerando giorno dopo giorno, con conseguenze sempre più gravi per il tessuto scio-economico dei territori, con una previsione già delineata di chiusure di aziende, licenziamenti, difficoltà a sostenere i maggiori costi da affrontare da parte di famiglie e lavoratori autonomi se non si adottano misure concrete ed immediate.












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