Non un semplice evento collaterale alla Fiera Antiquaria di Arezzo, ma un appuntamento con una sua identità, sempre più atteso e ricercato dagli appassionati di preziosi, orologi e alta bigiotteria. In sole tre edizioni, la mostra-mercato “Gioiello in vetrina” ideata dalla Federpreziosi Confcommercio aretina è riuscita a diventare tutto questo e la soddisfazione è palpabile tra gli espositori, dopo l’evento che li ha visti protagonisti sabato 1 e domenica 2 aprile nel chiostro della Biblioteca.
“In assoluta controtendenza con il mercato nazionale, che da tempo vede una flessione nella vendita di oro e preziosi, nel fine settimana che si è appena concluso abbiamo registrato vendite brillanti e soprattutto tanto interesse da parte dei visitatori, fra i quali c’erano molti aretini ma anche – soprattutto domenica – diversi stranieri fra cinesi, giapponesi e americani”, dichiara il presidente provinciale e regionale di Federpreziosi Roberto Duranti. E proprio gli stranieri sono stati fra gli acquirenti più entusiasti di “Gioiello in vetrina”, alla cui realizzazione hanno collaborato anche il Comune di Arezzo, che ha dato il suo patrocinio, lo sponsor GP Motors e Arezzo Fiere e Congressi.
“Ha funzionato molto il mix tra pezzi unici, oggetti più commerciali ma di design sempre selezionato, sia nuovi sia vintage, provenienti da vecchie collezioni che ora stanno tornando di moda”, sottolinea Duranti. Indovinato anche il binomio con l’arte, che ha arricchito la due-giorni con alcune piacevoli iniziative a cura dell’associazione La Staffetta, come le visite guidate con lo storico dell’arte Sandro Farinelli, il laboratorio del maestro orafo Carlo Badii, quello della restauratrice Laura Ghezzi e la degustazione di vini biologici dell’azienda agricola Podere di Pomaio Green Winery. “Iniziative che hanno avuto il merito di allargare il pubblico della mostra”, dice il presidente di Federpreziosi.
Gli organizzatori hanno ora in serbo altre novità per la prossima edizione, che sarà realizzata in concomitanza con la Fiera Antiquaria di giugno. “Stiamo pensando di dedicare più spazio agli orologi, che hanno un grande seguito di appassionati e collezionisti; poi vorremmo prolungare l'orario del sabato fino alle 23 e riproporre percorsi guidati e tour del gusto all'interno del Chiostro” anticipa Duranti, che ricorda come alla base del successo di “Gioiello in vetrina” vi sia una semplice intuizione: “le gioiellerie sono locali a porta chiusa, per motivi di sicurezza, e questo fatto inibisce molti consumatori. Con questa iniziativa abbiamo reso accessibili i nostri negozi, portando i nostri migliori prodotti in mezzo alla gente. Un contatto diretto che funziona e che, finora, ha portato risultati tangibili in termini di vendite”.