Un viaggio nella storia dove chiunque potrà essere protagonista. E’ quanto accade dal 29 al 31 luglio con Arezzo Back in Time, il primo evento multi epoca realizzato in Europa.
Circa 1000 figuranti, 50 gruppi di rievocatori storici, oltre 80 spettacoli tematici, per una 3 giorni non-stop dove 24 ore su 24 Arezzo rivive il passato in un singolare percorso che interessa simultaneamente tre diverse aree cittadine ciascuna legata alla storia della città.
Un vero festival dei festival, dove ricostruzioni puntuali si coniugano al divertimento: grandi e piccini potranno così immergersi nei suoni e nei sapori dell’Epoca romana (Anfiteatro Romano), passando attraverso il Medioevo (Fortezza) per giungere al Rinascimento (Piazza Vasari).
Dalla vita degli accampamenti militari a quella quotidiana, dal mercato ai giochi, dalle mostre di abiti a quelle di armi, il pubblico potrà essere direttamente protagonista nel continuo susseguirsi di giostre, tornei, spettacoli di giullaria, fuoco e spada.
In tutte le tre aree storiche, i reenactors popoleranno realmente il campo, dormendo e mangiando in tenda così da ricostruire il vivere quotidiano di quell’epoca.
Ogni sera a partire dalle ore 18 fino alle ore 23 in ciascuna cittadella tematica saranno messi in scena veri e propri spettacoli, mentre negli stessi spazi durante l’intera durata della manifestazione sarà possibile svolgere attività didattiche.
Cortei continui con esibizioni di musici e sbandieratori si muoveranno fra le bancarelle di artigiani e commercianti in abito storico, a popolare “Le vie della storia”, collegando le diverse aree tematiche, con speciali punti a tema enogastronomico.
Arezzo Back in Time è un evento del Comune di Arezzo con la collaborazione dell’Associazione Civitas Rerum che coordina i gruppi storici provenienti da tutta Italia.
Per informazioni: www.arezzobackintime.it
https://www.facebook.com/arezzobackintime/?fref=ts
LE AREE TEMATICHE
LA ROMA REPUBBLICANA
All’“Arena Cilnia”, presso l’Anfiteatro romano di via Margaritone, i protagonisti sono gladiatori e legionari della Roma repubblicana. Qui sono ricostruiti un accampamento legionario, uno gallico e un’area etrusca. Guide in abito storico sono pronte a soddisfare ogni curiosità sugli usi e costumi civili e militari dell’epoca. Particolare attenzione è dedicata a ragazzi e bambini che vogliono cimentarsi in giochi storici da tavolo romani (Seneth, Uhr, Duodecima scripta) o imparare a scrivere in etrusco sulle tavolette di cera. Tra gli spettacoli, emozionante l’esibizione dei gladiatori nei Ludi Gladiatori. Il programma presenta inoltre danze, racconti animati, cerimonie divinatorie e la dimostrazione di una battaglia tra Galli e Romani. Assolutamente originale è la possibilità per il pubblico di assistere ad una gara di pentathlon fra Romani, Galli ed Etruschi.
I FASTI DEL MEDIOEVO
Il Medioevo (secoli XII-XIV) è protagonista nell’area dei giardini della Fortezza. Presso il “Castrum Tarlati” è allestito un accampamento militare con oltre 30 tende. Il presidio prevede anche la presenza femminile, normalmente al seguito dei militi durante le campagne, cortigiane con una loro zona ben distinta, danzatrici, giullari e giocolieri col fuoco. Tra gli spettacoli: rudi partite di giochi con la palla, racconti animati di gesta eroiche, combattimenti a contatto pieno, duelli e battaglie, tornei a cavallo. Lungo le mura si può sperimentare in piena sicurezza il tiro con l’arco e con la balestra. L’area ospita anche la “cittadella” del Saracino con mostre di abiti della celebre Giostra cittadina e le taverne a cura dei Quartieri.
LO SPLENDORE DEL RINASCIMENTO
La “Piazza delle Arti” ospita l’epoca d’oro del Rinascimento toscano (secoli XV-XVI) dello splendore, della rinascita, del commercio. Il protagonista è il grande mercato con circa cento banchi storici e di artigianato. Spettacolare la ricostruzione di un corpo di guardia con sala d’armi ed un convivio nobiliare al palazzo di Fraternita che ospita, nei rinnovati locali al coperto, anche una mostra di abiti rinascimentali. Nella piazza il clangore delle spade dei maestri d’arme che si esercitano, i colpi di archibugio, il rumore delle battagliole tra picchieri, evocano il secolo del “mestiere delle armi”, della calata dei Lanzichenecchi, dei Tercios spagnoli e della rivalità tra Firenze e Siena. Il banditore annuncia le danze, i suoni dei musici e i colori nel vento delle bandiere di tutti gli sbandieratori della provincia di Arezzo.